Il Milan in Europa League dimostra di essere una squadra matura e pronta a competere su più fronti. Con un po’ di turnover, come è giusto che sia, non ha cambiato modo di gioco e i tre gol sono arrivati Krunic, Diaz e Hauge che fino al momento erano stati poco impiegati. La forza del gruppo dove ormai non ci sono più prime e seconde linee. A centrocampo, ad esempio, i vari Kessie, Bennacer, Tonali e appunto Krunic sono intercambiabili senza alterare stile e mentalità. Segno che la strada imboccata da Pioli in campo e dalla dirigenza sul mercato è stata quella giusta.
Questo Milan segna e si diverte. Non lo fa solo con Ibra che è la stella più luminosa che tutti seguono: sono già 10 i giocatori andati a segno in questa stagione, la migliore italiana. Un gruppo compatto che sa anche soffrire e non si sfalda alle prime difficoltà come in passato. Una svolta iniziata già mesi fa dopo il lockdown e proseguita giorno dopo giorno, a luci spente. Pochi proclami, ma solo tanto lavoro.