L’avventura dell’Inter in Champions non sta rispettando le aspettative. Due punti in due partite (con due gol fatti e due subiti) prima del doppio incrocio contro il Real Madrid. L’Inter a Kiev è stata molto sfortunata, ha colto anche due legni, ma c’è poco da attaccarsi alle coincidenze. È stata una chance sprecata in ottica girone di Champions all’interno di una partita dominata dal primo all’ultimo minuto ma in cui la squadra di Conte non è riuscita a cambiare marcia o cambiare pelle consentendo agli ucraini una resistenza difensiva tutto sommato poco faticosa.
Dopo un primo tempo tutto sommato vivace, i nerazzurri nella ripresa non hanno praticamente tirato in porta confermando la scarsa dose di cinismo in dote alla squadra (escluso Lukaku, a cui però si deve perdonare una giornata poco lucida), come nel caso del clamoroso gol sbagliato da Lautaro Martinez. L’Inter non riesce ad andare in rete con facilità, sia quando crea tanto, sia quando servirebbe il classico colpo risolutivo in una situazione difficile. Quando le fasce non girano, e ieri sia Hakimi che Young hanno fatto poco in fase offensiva, il centrocampo non riesce a trovare le giuste trame ed imprimere il cambio di marcia necessario a trovare la chiave per scardinare un 5-4-1 rognoso come quello dello Shakhtar.
Adesso la qualificazione è in salita e da Milano iniziano a farsi sempre più rumorosi i mugugni nei confronti di Conte. La sua Inter poteva esser brutta e vincente, se invece il sacrificio del bel gioco (vedi caso Eriksen) non serve a ottenere risultati, è più difficile andare avanti insieme.