Gattuso: “Io non mi dimetto, avanti con orgoglio”

da | 28 Gen 2021 | Coppa Italia, Flash

Gennaro Gattuso è un fiume in piena. Al termine del match di Coppa Italia tra Napoli e Spezia, vinto dagli azzurri per 4-2, il tecnico calabrese si è sfogato ai microfoni di Rai Sport: «Voci sul mio addio? Non ci penso, io lavoro e basta. Non capisco perché sistematicamente sento che mi devo dimettere. Io non mi dimetto, butto il sangue dalla mattina alla sera con il mio staff. Mi sembra tutto esagerato, sono 4 anni che lavoro in Serie A ed è la quarta semifinale che raggiungo, questo non viene detto, vengono dette solo le cose negative. Da calciatore ho vinto tutto, ci proverò anche da allenatore. Obiettivo? Arrivare nelle prime 4, ma ci mancano dei giocatori importanti, non sento mai dire da qualcuno “e se all’Inter mancassero Lukaku e Lautaro?”. Senza nulla togliere a chi sta giocando adesso e che si sta impegnando molto, ma mancano dei giocatori importanti. Incontro con ADL? Io non ho bisogno di essere tranquillizzato, io penso a fare il mio lavoro, se guardate le avversarie che abbiamo battuto sono tra le prime in classifica. A me non servono assicurazioni, sono uno cazzuto e non mi deprimo. So che possiamo fare di più ma le chiacchiere lasciano il tempo che trovo, io potrei anche andare ad allenare in Kuwait senza problemi, sono fatto così. Anche se vedete cosa succede in Europa c’è grande confusione, non c’è continuità di risultati, guardate lo United ieri che ha perso con una squadra che ha 5 punti in classifica. Io non ce l’ho con nessuno in particolare, è giusto che un allenatore sia sempre in discussione ma ritengo ingiusta tutta questa pressione che si è creata. Resto al mio posto con orgoglio, di Padre Pio ce n’è solo uno».

PARTITA E SINGOLI – «Mi tengo i primi 45 minuti di questa partita, dove siamo stati straordinari per il gioco espresso e il cinismo sotto porta, ma dobbiamo far ritrovare la condizione ad Osimhen e Mertens. Sono due giocatori molto forti ma che stanno al 30/40%, abbiamo giocato praticamente in 9 nel secondo tempo ma c’è bisogno di dare minutaggio anche a loro per recuperarli. Abbiamo creato anche di più rispetto alla partita persa in casa con lo Spezia, anche col Verona abbiamo creato tanto nel primo tempo e potevamo fare il 2-0. Difficoltà nel palleggio? Alcune ci sono, ancora non c’è equilibrio totale tra difesa e centrocampo. In fase di possesso eravamo sul 4-3-3, in fase di non possesso la mezz’ala si alzava sul loro play Ricci per non fargli smistare il pallone».