DODICESIMO UOMO: gente di mare

da | 1 Set 2021 | Redazione

Gente di mare.

Genoa-Napoli, non una sfida qualunque, assolutamente non una partita come tutte le altre.

Chi ama i nostri colori ed il calcio, davanti a questa partita, non può non vagare nei ricordi più belli ed arrivare con la memoria a quel famoso 10 giugno 2007.

Data storica, giorno che ha fatto la storia di entrambe le squadre con tifoserie gemellate e legate nell’anima dal mare, giorno che ha portato gente di mare, dopo tanto penare, nuovamente in serie A!

Al fischio finale, spettacolo fantastico con invasione di campo da parte di entrambe le tifoserie, in un tripudio gioioso di festa e colori.

Due città che festeggiavano, alla fine della stessa partita, un evento più unico che raro, dove alla fine dei novanta minuti canonici non ci sono stati vinti ma solo vincitori! 

Festeggiavano insieme a suggellare un gemellaggio storico, uniti dalla stessa passione: il calcio, che di solito divide, ma che poi in alcuni casi come questo unisce e lo fa per sempre! 

Gemellaggio tra gente di mare, che mi auguro, ricordando i tanti momenti belli vissuti con il popolo rossoblu, torni ancora più bello e forte di prima, in questo calcio che ha bisogno oggi più che mai di legami, di storie vere e di passioni che vanno al di là del risultato finale. 

In merito alla partita…se due indizi fanno una prova, gli azzurri tornano da Genova con una certezza: abbiamo un allenatore che riesce, con la sua sapiente mano e la tanta esperienza, a non far perdere la calma ai nostri giocatori in campo, che appaiono più consapevoli dei loro mezzi e meno isterici al primo soffio di vento contrario. 

Anche quando la partita sembrava mettersi male, sui binari di un pareggio, il nostro Luciano, toglie la giacca (gesto di mazarriana memoria), si volta verso la panchina e rivolta la sua squadra come un vero e proprio pedalino.

Ritorna sulla sua decisione di partenza:

Insigne, falso nueve, tentativo tattico che molti suoi predecessori hanno fatto ma che non ha mai dato i frutti sperati, e ritorna sui suoi passi riportando il capitano nella sua zona naturale.

Successivamente inserisce l’artiglieria pesante, facendo entrare in campo Petagna che, manco a farla apposta, la risolve alla maniera del Pampa Sosa, che di quella squadra che ci riportò in serie A al Ferraris fu leader e protagonista. 

Il Napoli ammirato fin qua sembra finalmente  squadra che ha imparato ad essere cinica o, se volete, finalmente “cazzimosa”. 

Ora dal calcio mercato l’innesto del camerunese Anguissa potrebbe davvero rivelarsi il tassello fondamentale per impreziosire una squadra che in fase di attacco sfoggia un modulo, il 4 2 3 1, in cui  Fabian, nonostante il bel gol, dimostra di avere qualche difficoltà. 

In ultimo mi piace evidenziare, da dodicesimo uomo, che questo Napoli ha chiaramente invertito la rotta nei confronti dei propri tifosi.

Finalmente i giocatori dimostrano con i fatti la loro vicinanza al  proprio popolo. Vedere la squadra ringraziare i tifosi a fine partita, festeggiare con i propri tifosi a bordo campo, dà il senso di compattezza che DEVE esserci, perché solo così si possono raggiungere traguardi importanti. 

Noi, caro Napoli, ricordalo sempre, anche in trasferta …”Saremo Sempre con Te…Saremo Sempre con Te e non ti lasceremo MAI!!!”

Gennaro Di Franco