Hanno fatto discutere non poco le dichiarazioni di Callum Robinson, attaccante irlandese in forza al West Bromwich Albion, il quale si è detto fermamente convinto di non volersi vaccinare per il Covid nonostante sia già stato positivo due volte: “Ho preso due volte il Covid, ma non mi sono vaccinato – ha confessato alla stampa britannica – Più avanti potrei cambiare idea, ma in questo momento non sono vaccinato, è una mia scelta”. Il centravanti era infatti risultato positivo per la prima volta a novembre 2020, quando fu costretto a saltare gli impegni in Nations League contro Galles e Bulgaria. Nove mesi dopo il secondo stop: ancora positivo ad agosto 2021, i compagni si sono giocati la qualificazione ai mondiali contro il Portogallo, senza di lui.
Ecco che allora, dopo quanto ammesso da Robinson, in Inghilterra scatta ufficialmente l’allarme no-vax, visto che due terzi dei calciatori che giocano in Premier League non sono vaccinati e solo 7 club hanno oltre il 50% dei calciatori coperti da doppia dose. Dati ancora troppo bassi nonostante la Premier League stia per lanciare una serie di incentivi economici diretti ai club con il maggior numero di vaccinati, con un duplice obiettivo: convincere gli indecisi ed evitare che altri incontri siano rinviati a causa dei contagi, anche in previsione di un possibile aumento dei casi nella stagione invernale. Una situazione paradossale per l’Inghilterra, che he prima di tutti ha avviato una massiccia campagna di vaccinazione e che al momento non vede un netto miglioramento della situazione generale.