FOCUS – Di nuovo il Barcellona sul cammino azzurro

da | 13 Dic 2021 | Europa League

Due anni fa l’inizio di un incubo: Napoli-Barcellona, nella Champions League 2019/20, fu l’ultimo evento di un certo tipo giocato in città prima dello scoppio della pandemia. E l’urna di Nyon, oggi, sembra chiudere un cerchio. Stavolta, però, il teatro dello scontro tra azzurri e blaugrana sarà l’Europa League: quasi due grandi decadute del calcio europeo, con problemi diversi nelle ultime stagioni e la stessa volontà di rialzarsi quanto prima. Il Barcellona insegue in campionato – è al 7° posto dopo il pareggio deludente di ieri in casa dell’Osasuna per 2-2 – ma soprattutto prova a farlo con Xavi: l’eex centrocampista è arrivato in Catalogna a novembre per provare a cambiare le cose ma fin qui non sembra essere riuscito nell’intento.

Solo due gol segnati in sei partite. Basterebbe questo ad analizzare l’andamento di una stagione europeo disastrosa come mai nell’ultimo ventennio. Le grane esterne – come il problema Aguero – hanno solo peggiorato le cose, e dal doppio confronto con il Bayern Monaco nel girone viene fuori un Barça ridimensionato al massimo: il terzo posto nel girone dietro i tedeschi e il Benfica è una gentile concessione, peggio ancora di quanto visto in Liga fin qui.

IL MODULO – Con Xavi in panchina non c’è troppa fantasia, almeno nella scelta del modulo: il 4-3-3 è il punto fisso dell’ultimo mese, ma anche una continuazione di quanto si era visto fin qui. Le prestazioni a intermittenza passano anche da un modulo che sembra l’ultima arma rimasta al Barcellona dei bei vecchi tempi.

Dopo vent’anni di appartenenza – anche ideologica – la 10 del Barcellona è passata dalle spalle di Leo Messi a quella del giovane canterano Ansu Fati. Un peso importante che però il giovane spagnolo non sembra avvertire più di tanto quando va in campo. La continuità è ancora lontana ma è inevitabilmente a lui che Xavi si aggrappa per tracciare una nuova strada con alle spalle i nuovi volti di Gavi, Pedri, Demir, Puig e Nico Gonzalez. La nuova gioventù (a cui serve tempo, però).

I PRECEDENTI – Gli unici due presenti tra Napoli e Barcellona sono proprio quelli arrivati due stagioni fa: un esaltante 1-1 a Fuorigrotta con gol di Mertens, un meno esaltante (per gli azzurri) 3-1 al Camp Non, in una serata deserta e con l’ombra lunga del covid. In totale sono 20 i precedenti del Napoli contro un club spagnolo: 6 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte.VALORE DELLA ROSA – 659 milioni di euro.