Giovanni Simeone, nel corso di un’intervista rilasciata al magazine della UEFA Champions League, ha parlato delle sue sensazioni a pochi giorni dalla partita tra Napoli ed Eintracht Francoforte. Queste le considerazioni dell’attaccante azzurro, autore già di 4 reti nel torneo europeo: “La scelta di tatuarmi il logo della Champions fu molto spontanea, decisi di farlo per poterlo baciare dopo un gol. Per mia madre era ok come cosa, mio padre pensava che fossi matto, perché avevo solo tredici anni. Ricordo che nell’esultare Eto’o fece un gesto simile, baciandosi l’avambraccio e quindi decisi di tatuarlo lì. Gol contro il Liverpool? E’ stato come un sogno, lo racconterò ai miei figli e ai miei nipoti. Lo ricorderò per tutta la vita. Il secondo invece è frutto del lavoro sodo, cerco sempre di trovare gli spazi per segnare, diciamo che è una mia caratteristica, una qualità innata. Il gol all’Ajax è la dimostrazione che cerco sempre qualcosa in più per fare gol”.