Mentre negli stadi di tutta Italia ormai è noto il coro della Capolista che se ne va, che tutti i tifosi azzurri cantano a mo’ di mantra, gli azzurri sono già proiettati alla sfida Champions contro Eintracht di Francoforte.
Signore e Signori, mettetevi comodi, si riparte per l’avventura Champions League.
Negli occhi e nella mente, i tifosi hanno i gol splendidi di Kvara e Oshimen, che hanno messo K.O. il Sassuolo, ma chi si ferma è perduto, ed è già tempo di tornare a sognare.
Poco importa se di recente abbiamo battuto un avversario da sempre, e che gli azzurri non battevano in casa loro dai tempi di Benitez, ci aspetta Francoforte, per un altro appuntamento con la storia. Qualificarsi significherebbe andare ai quarti Champions, dove Napoli e il Napoli non sono mai stati!
Ma che sia chiaro a tutti, la sfida che ci attende in terra tedesca non è certo facile. A questi livelli nessuna sfida lo è, inoltre, l’Eintracht è squadra che solo pochi mesi fa ha vinto l’Europa League, e in questa competizione ha eliminato il Barcellona. Sulla carta sono loro i favoriti a passare il turno, contro un Napoli che, giova ricordare a tutti, è stato letteralmente rifondato questa estate, e sta facendo gridare il miracolo sportivo.
Spalletti e squadra questo lo sanno bene, un po’ meno chi in questo momento vorrebbe già cantare vittoria: le partite sono tutte da giocare, soprattutto quando affronti squadre tedesche che nel proprio DNA fanno della tenacia e della cattiveria agonistica le loro qualità vincenti.
Paura dell’avversario mai, ma nella prossima sfida è necessario avere la giusta applicazione fisica/tattica, ma soprattutto mentale.
I tedeschi nelle loro file contano gente del calibro di Trapp, Ndicka,Gotze, e soprattutto Kolo Muani. Non è certo il Mancester City o il Real, ma stiamo parlando di una signora squadra che oggi gravita stabilmente nella zona Champions della Bundes.
Martedì sera ci sarà davvero da divertirsi, e soprattutto sarà davvero interessante capire il livello che ha raggiunto la nostra squadra, che in Italia è diventata una macchina schiacciasassi e che ci auguriamo lo sia pure in Europa.
I tifosi non aspettano altro, voraci e famelici come sono di vittorie e trofei, ma è inutile negarlo, soprattutto dopo i famosi 91 punti, il campionato è la necessità primaria, la massima competizione europea “nu’ sfizio” che tutti i cuori azzurri vorrebbero togliersi per continuare a gridare l’urlo Champions al Maradona, e non solo.
Vincere aiuta a vincere, cantare aiuta a cantare, la cosa al momento certa è che nel frattempo … e se ne vaaaaa, a Francoforte se ne vaaaaa, e se ne vaaaa ….
E chissà, con la primavera alle porte, viaggiare diventa più facile ma soprattutto più affascinante.
Gennaro Di Franco