Tra le tante storie magnifiche che il calcio racconta, tutti gli amanti di questo sport conoscono quella del River Plate.
Gli argentini, da sempre odiati rivali del Boca Juniors, per sbaragliare ogni tipo di concorrenza nel 1932, sotto la presidenza di Antonio Vespucio Liberti, comprarono tra gli altri Bernabé Ferreyra dal Tigre, pagando il cartellino per la maggior parte in Oro Massiccio. Da quel momento, la squadra che fu di Di Stefano e Sivori passò alla storia del calcio con il soprannome de “Los Millonarios”.
A meno di una settimana dall’inizio del campionato, oggi il calciomercato italiano ci dice che il Napoli e il suo presidente Aurelio De Laurentis sono i nuovi “Los Millonarios” della Serie A.
Ebbene sì, ironia della sorte, la squadra che il 30 luglio 2004 veniva dichiarata fallita dalla VII° sezione del Tribunale di Napoli e che per anni, per motivi economici, è stata sempre costretta a vendere i propri migliori calciatori ai potenti del calcio italiano, oggi alla luce dei fatti è senza dubbio la società più florida del campionato.
Più forte degli arabi, complice anche la volontà del proprio numero nove di restare nella città di Partenope, ADL è stato capace di dire no anche ai potenti petrodollari arabi.
Gli emirati, che stanno facendo razzie di campioni in giro per l’Europa e stanno portando i migliori del mondo a giocare nella Saudi Pro League, dopo un lungo corteggiamento durato tutta un’estate, si sono sentiti dire “no, grazie” dal nostro presidente.
Don Aurelio non ha vacillato mai dalle sue idee. Il famoso “duecentino”, che era conditio sine qua non per privare Napoli e i napoletani del loro eroe mascherato, non è arrivato e ADL, coerente al suo diktat, non ha nemmeno ascoltato più di tanto le offerte di importo inferiore, respingendo al mittente offerte che molti avrebbero accettato a mani basse e che lui ha rimandato al mittente.
I vari Ronaldo, Koulibaly e Brozovic, se ne dovranno fare una ragione: Victor Osimhen l’anno prossimo giocherà alle falde del Vesuvio. Con la buona pace di tutti, magari a fargli compagnia ci sarà il brasiliano Neymar, ma non il nostro eroe.
In una Serie A che vende i propri pezzi pregiati al migliore offerente, trattenere il nigeriano a Napoli è stato un vero e proprio atto di forza che Aurelio De Laurentis si è potuto e voluto concedere, grazie a una gestione ventennale virtuosa che anno per anno ha portato la Società Calcio Napoli a diventare esempio di virtuosismo in Italia ed Europa.
Victor, ma non solo… gli innesti di Natan e Cajuste, con Gabri Veiga alla porta di Castelvolturno, fanno sperare i cuori azzurri. I tifosi, forti dell’esperienza dell’anno scorso, hanno imparato la lezione e aspettano che a parlare sia il campo e non i soliti esperti di calciomercato.
È vero, Kim Min-jae è partito, forte di una clausola rescissoria che era elemento imprescindibile da parte dei suoi agenti per firmare l’anno scorso con gli azzurri. Evidentemente, i procuratori sapevano che il coreano era un cavallo di razza pronto a scorrazzare per i campi più importanti d’Europa. Ma anche in questo caso, i napoletani sono consci delle competenze straordinarie dello scouting azzurro.
Micheli e compagni hanno messo su una squadra con acquisti mirati, setacciando i campi di tutto il mondo. Hanno fatto arrivare a Napoli veri e propri acquisti che possiamo definire da “Nerd di Fantacalcio”: poca spesa, grande resa.
Sabato prossimo si parte e, come da tradizione, “Le Griglie” sono già pronte: Inter, Milan e Juve, senza le coppe europee, sono per molti esperti le squadre da battere. Gli azzurri, con la nuova gestione Garcia, ma forti del Capocannoniere della passata stagione, partono da dietro… Così è, se vi pare…
Una cosa è certa: a Napoli, gli striscioni della vittoria dello scudetto passato sono ancora lì, in bella mostra, a mo’ di memento mori, come a dire: l’abbiamo vinto, ora vogliamo difenderlo!
Avanti Napoli, siamo tutti con te… Buon campionato e che vinca il migliore.
Gennaro Di Franco