Ostigard: “Al momento non siamo a livello di un anno fa, ripetersi non sarà facile”

da | 17 Ott 2023 | Ultime news

Lunga intervista ai microfoni di Transfermarkt per il difensore del Napoli Leo Ostigard, che ha spaziato tra il suo passato e presente in maglia azzurra, cominciando dall’addio in estate di Kim Min-Jae che ha indirettamente spianato la strada ad un suo maggior minutaggio in questa stagione: “Nessuno qui è felice della sua partenza. È una grande persona e ne sentiamo la mancanza. Ha avuto una grande opportunità: a quanto pare poteva decidere fra Manchester United e Bayern Monaco e alla fine ha optato per i bavaresi. È stata una buona scelta, è innegabile che la sua partenza abbia avuto dei risvolti positivi per me. Le mie possibilità di giocare sono aumentate immediatamente e ora tocca a me fare del mio meglio. La stagione precedente è stata difficile per me. È più facile mostrare le proprie qualità quando si hanno diverse partite di fila piuttosto che una sola ogni tanto”.

Sulla decisione di sposare il progetto azzurro, Ostigard ha poi commentato: “Il Napoli mi ha voluto fortemente, i dirigenti mi chiamavano ogni settimana. Ci sono volute undici, dodici settimane per chiudere il trasferimento. Dire no sarebbe stato molto difficile e non mi sono mai pentito di aver scelto questo club così speciale”.

Il difensore norvegese si è detto felice del proprio aumento di valore di mercato sull’omonima piattaforma: “Sono soddisfatto. Penso di appartenere a questa ‘fascia’. Se manterrò questo livello, il mio valore salirà ulteriormente”.

Sulle possibilità del Napoli di ripetersi anche quest’anno: “Ripetersi non sarà facile. Ci sono molte squadre attrezzate. L’anno scorso tutti si è incastrato alla perfezione. Abbiamo giocato il nostro miglior calcio, è stato incredibile, sebbene quando si è iniziato a vedere il traguardo si è percepita una leggera ansia. Anche se ho giocato poco, credo di aver contributo al risultato finale. Ho imparato molto da questa nuova esperienza. Per come la vedo io, se vuoi vincere lo scudetto hai bisogno di una buona squadra con giocatori che si aiutano a vicenda, invogliano a superare l’asticella. Credo che la squadra sappia che anche i giocatori che non hanno giocato molto sono stati molto importanti per il club. Perché abbiamo dato il massimo in ogni allenamento per mantenere alta la qualità. Al momento non siamo ancora al livello di un anno fa ma dobbiamo restare nella scia delle prime”.

Chiusura sul futuro: “Dopo anni in prestito, cercavo un posto dove poter restare più a lungo. Sono davvero felice di essere qui. È diverso dall’Inghilterra: è impossibile descrivere come ci si sente a giocare per il Napoli, bisogna essere qui per capirlo. I tifosi vivono per il calcio, è come una religione. Ovviamente è stato molto utile giocare in Paesi e campionati diversi. Mi ha permesso di acquisire nozioni, migliorarmi costantemente. Ora non ho intenzione di fermarmi, sarebbe sbagliato. Io voglio sempre di più, è questo che mi anima. Su quello che ho ottenuto ci rifletterò a 40 anni, quando avrò chiuso con il calcio”.