Non ci sono limiti. A dirlo è Walter Mazzarri nella notte prima di Real Madrid-Napoli. «Con il Manchester City dodici anni fa abbiamo fermato una corazzata senza avere esperienza. Nel calcio non dobbiamo porci limiti, speriamo di fare qualcosa di speciale anche domani» le parole dell’allenatore toscano in conferenza «Quando scenderemo in campo vedremo se quello che abbiamo preparato riusciremo a concretizzarlo. Spero di vedere una squadra corta, compatta, organizzata come in avvio con l’Atalanta. Poi di fronte avremo il Real Madrid, dipenderà anche da come si comporteranno loro. Il Napoli lo scorso hanno ha sposato il concetto del gioco. Dobbiamo avvicinarci il più possibile a quello. Era un piacere vederlo, un orgoglio europeo, devo aiutare la squadra a ritrovare quella strada. Con l’Atalanta nel primo tempo abbiamo rivisto qualcosa, domani sarà più difficile ma ci proveremo sempre».
In attacco resta un dubbio la prima punta. «Osimhen ha giocato 25 minuti, vedremo se domani riuscirà a fare un tempo. Dobbiamo pensare anche all’Inter e a tutte le altre partite. Vedremo se partirà dal primo minuto o giocherà nel corso della partita» ha spiegato Mazzarri «Meret è sempre stato il titolare in campionato, poi vedremo se nelle coppe giocherà Gollini. Sicuramente in Coppa Italia ci sarà il secondo, ho sempre fatto così in carriera. Competiamo in tre tornei, Gollini ha fatto bene a Bergamo, di volta in volta sceglieremo». Negli occhi restano gli abbracci di fine gara a Bergamo: «Ho trovato un gruppo incredibile qui, ci sono giocatori seri professionalmente ed è merito della società. Se un allenatore trova questo materiale umano e tecnico è già a metà dell’opera. Non sempre ho trovato spogliatoi così in carriera. Se entro nella testa dei calciatori che ho, oltre all’organizzazione tattica riesco a trasmettere sempre la mentalità migliore».
La sfida con il Real Madrid è anche la sfida al collega Ancelotti: «Ho già incontrato Carlo più volte, è una persona squisita e un grande allenatore. c’è stima tra noi ma non andiamo in campo. Vedremo cosa faranno le due squadre. Per me deve restare al Madrid a vita, è il più vincente al mondo in questo momento. Non ci siamo sentiti prima della partita, casomai ci saluteremo domani e se ci sarà tempo ci parleremo dopo». In campo invece ci andrà Bellingham: «Che non è l’unico fenomeno del Real Madrid, hanno una squadra fortissima. Ma comunque è sempre la squadra a fare la differenza, mai il singolo. Domani troveremo una delle squadre più forti del mondo, poi vedremo dove saremo arrivati e ne parleremo anche con la società per riportare il Napoli in alto».