Francesco Modugno, intervenuto a ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato di mercato e del pareggio ottenuto ieri pomeriggio dal Napoli con la Lazio.
Questo il pensiero del giornalista:
“Il Napoli aveva bisogno di ritrovare solidità, compattezza e spirito di squadra, ma ora bisogna migliorare in attacco e tornare a vincere. Pretendere di più dalla squadra vista ieri significa non comprenderne il momento e soprattutto il modo in cui si è andati a Roma. Ne mancavano nove e in difesa c’era Ostigard che sapeva di essere sul mercato, a centrocampo Demme che negli ultimi anni ha racimolato si e no 300′, una coppia inedita davanti e una tra le formazioni più svantaggiate a livello di centimetri. Consideriamo poi che in precedenza si subivano tante reti, ieri invece si è rischiato poco e niente. La missione era non perdere, in attesa del rientro degli uomini migliori si è rimasti attaccati al treno Champions League.
Vicenda Osimhen? Al ragazzo negli anni è stato concesso tanto, confido nella sua professionalità per quanto riguarda gli ultimi mesi in azzurro. Darà il massimo come ha sempre fatto anche in passato.
Per sostituire Kim serve un difensore pronto e di esperienza, a differenza di Natan. Per gennaio Mazzarri ha richiesto un difensore rapido, alto, bravo di piede e di testa. Il profilo giusto era Dragusin e il Napoli è arrivato a offrire 35 milioni di euro dopo mezza stagione, rischiando di strapagarlo. Su Theaté, che piaceva all’allenatore, c’era il problema di ritrovarsi in rosa tre centrali mancini, mentre su Perez si è fatta una riflessione sul valore economico dell’operazione. Dieci milioni più Ostigard mi sembra una valutazione eccessiva.
Rinnovo al ribasso per Zielinski? Non è vero. Napoli si alimenta di questa verità parallela, ma non è così. Il club azzurro ha offerto più o meno le stesse cifre attuali. La proposta è importante e seria, poi ci sono bonus alla firma e commissioni. Ci sta dopo 8 anni avere anche nuove sfide come l’Inter. Arabia Saudita? Lui rifiutò la destinazione, ma quella scelta non significava che volesse restare a Napoli a vita. E’ un altro falso storico di cui si alimenta la nostra città.
Come potrà chiudere la stagione il Napoli? Bisogna avere un altro ritmo, da due punti a partita. Ho un po’ di fiducia perché la squadra si sta ritrovando, ma deve crescere. Quello per la Champions è un mini campionato a sei”.