Gifuni: “Mazzarri non andava esonerato per un motivo”

da | 19 Feb 2024 | I nostri Ospiti, Redazione

Gianluca Gifuni, presente a ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato dell’avvicendamento verificatosi sulla panchina azzurra e della sfida al Barcellona.

Questo il pensiero del nostro ospite:

“ADL, dopo il fallimento di Garcia, si è affidato a due figure che hanno fatto le fortune del Napoli in passato: il primo è stato Mazzarri, il secondo è Calzona che è stato una costola di Maurizio Sarri nella sua esperienza in azzurro. Una buona parte della disciplina tattica di quel Napoli era un suo merito, poi i rapporti con l’ex allenatore azzurro finirono male. Mazzarri? Ha tentato di varare una squadra duttile, in grado di passare da un modulo a tre a quattro nell’arco di varie partite o della stessa partite. Non capisco però perché Simeone e Raspadori non potessero giocare insieme e perché in molti cambi non si sia inciso sulla gara. La squadra segnava poco e il 95% dei punti realizzati sono arrivati negli ultimi 10′, questo significa due cosa: che da un lato che la condizione fisica è migliorata, dall’altra che c’è stata una reazione tardiva agli eventi dei primi 80 minuti. La gestione del gruppo, infine, non è stata correttissima.

Mazzarri? Non lo avrei esonerato per una ragione: analizzando la sua carriera la media punti è di 1,35 a partita, esattamente poco più di quanto è riuscito a ottenere con la squadra attuale. Chi lo ha preso doveva conoscere questi dati relativi ai 12/15 anni di carriera del toscano.

Mi piacerebbe capire perché ADL ha perseverato in certi errori e se è stato fatto tutto il possibile per ripristinare il ruolo centrale di calciatori come Osimhen e Zielinski. Poi vorrei capire quali sono gli obiettivi di questa squadra, oggi i tifosi storcono il naso quando sentono parlare di Champions League. Nella conferenza che ha tenuto, De Laurentiis ha parlato di tante cose ma non ci ha detto se a Roma ha incontrato Conte”.