Francesco Modugno, presente a ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato dell’avvicendamento verificatosi sulla panchina azzurra e della sfida al Barcellona.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Penso non ci fossero i presupposti per Mazzarri di poter mantenere la sua idea di calcio. Qualora avesse voluto continuare a giocare a tre, non sarebbe potuto tornare in azzurro. C’era una condizione per potersi sedere sulla panchina del Napoli, lui ci credeva ed era convinto con questa squadra di poter giocare un calcio ad un certo livello. Lui ha ereditato il Napoli di Garcia, non quello di Spalletti.
Da cosa si riparte? Da orgoglio e senso di appartenenza, tatticamente ci sarà spazio solo per pochi dialoghi. Col Barcellona mi aspetto una grande prestazione, ma me la sarei attesa anche con Mazzarri in panchina. Io penso che in certe notti i giocatori sentano il bisogno di dare qualcosa in più, sarebbe anche un modo per salutare degnamente l’allenatore toscano.
Progetto Napoli ridimensionato senza Champions? Si rischierebbe un forte condizionamento. La mancata Champions ti costa 30 milioni di mancati incassi, mancanza di appeal sul mercato per tentare grande calciatori e budget ridotto sul mercato. ADL dovrebbe rivedere i suoi, piani, che in ogni caso resterebbero ambiziosi.
Barcellona? Calzona ha poco tempo per preparare la gara e provare ad entrare nella testa dei calciatori. Osimhen, anche se non è al massimo, può essere importante contro una squadra che gioca con la difesa molto alta”.