Luigi De Magistris, presente a ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato del pareggio del Napoli contro il Torino, della vicenda stadio e della gara che domani sera gli azzurri disputeranno in Champions League contro il Barcellona.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Lo stadio? Questo è un film già visto, che ricorre ogni tanto. C’è la paura, molto ingigantita, di giocare lontano dall’attuale stadio, ma anche il sogno di avere un impianto nuovo e senza pista d’atletica. Nei fatti, la realtà più probabile che si continuerà a giocare al Maradona, in uno stadio ristrutturato e migliorato. Bagnoli? Ipotesi complicata.
Calzona? Con lui ho visto più mente, testa e concentrazione. La continuità è stata maggiore. Barcellona? Ci vorrà coraggio, bisognerà difendere bene e sfruttare le occasioni che ci saranno. Ci vorrà anche fortuna.
Non vanno fatti paragoni con lo scorso anno, ma ci sono delle possibilità in questa stagione: si può passare il turno in Champions e arrivare tra le prime cinque in campionato. La vittoria con la Juventus può aver dato morale alla squadra.
Stadio nuovo? Progetti teorici ne ho sentiti e letti tanti da tifoso, ne ho anche parlato con il presidente quando ero sindaco. Con la teoria si sogna, il progetto è anche possibile ma molto complicato. ADL ha detto una cosa grave, ‘di aver parlato con chi decide’ che in questo caso non è il sindaco. Questo significa che Manfredi ha venduto un pezzo di città a Invitalia, che sarebbe il Governo. Chi mette i soldi, lo Stato? Lo stato non può mettere soldi. Mi domando che patto si stia consumando su Bagnoli: a me interessa lo stadio, ma soprattutto la città di Napoli. Lo stadio a Bagnoli non è realizzabile in tempi brevi, servirebbero non meno di 7-8 anni. ADL che investe soldi suoi? Non ci credo molto, anche se nell’intervista di qualche giorno fa mi è sembrato molto più preciso di altre occasioni. Lui non investirebbe se non vedesse un business.
Intorno a questo investimento ci sono anche altri temi, come quello legato al bradisismo, ma sono questioni superabili. Per riqualificare Bagnoli in modo sicuro va rimossa la colmata e ricostruita tutta la zona, compresa la costa e l’area marina e quella del nuovo stadio. Sento dire che si vorrebbe fare una bonifica ‘di serie B’ per accelerare i tempi, ma serve un intervento serio: la bonifica integrale che prevede la rimozione della colmata è già iniziata ed è buon punto, questa sarebbe la migliore opzione per la salute dei cittadini ma adesso la si sta rimettendo in discussione. Se non si completa questa non ritorneranno mai la costa originaria e il mare balneabile. A me interessa lo stadio, ma anche altro. Su Bagnoli si gioca una partita importante e servono riflessioni a cuore aperto da parte di tutti. Lo stadio in città è già presente, Bagnoli la stiamo aspettando da troppo tempo. Attenzione a dare false speranze e all’utilizzo dei soldi pubblici.
Bagnoli rappresenterà lo splendore del futuro, rendiamoci conto del potenziale di quel territorio. ADL è un bravo imprenditore, guarda alla squadra ma anche al futuro e alla famiglia. Quello sullo stadio potrebbe finalmente essere un investimento su Napoli ma lui non mette soldi suoi, ci sono discorsi più larghi alle spalle dietro.
Rapporti con lui? A me piace che il suo Napoli si sia contraddistinto per onestà e autonomia, lo Scudetto è stato quello dell’onestà. Bisogna però essere concreti e non litigare sempre con tutti, altrimenti ci si ritrova tutti contro.
Quanto potrebbe pesare sul sindaco un accordo tra ADL e Invitalia? Il sindaco in realtà sta rendendo possibile questa cosa, il sindaco ha già ceduto parte di Bagnoli a Invitalia. Ha stretto un accordo con cui il Governo darebbe dei soldi a chi costruisce ma senza risarcire l’inquinamento creato in passato. E’ un accordo a perdere sia economicamente che sul potere decisionale relativamente alle questioni della città.
Vecchio progetto sul Maradona? Lo stadio è stato ristrutturato con le Universiadi. ADL ha presentato dei disegni, non dei progetti di fattibilità. Sul Maradona si può lavorare, tranne che per la pista coperta da un vincolo della Sovrintendenza. A meno che non cambi la legge. Lo stadio ora è sicuro e può essere proiettato in tutte le competizioni”.