DS Meluso: “Sconfitta meritata, ci sono altre otto partite da onorare per i tifosi”

da | 30 Mar 2024 | Redazione, Ultime news

Il DS del Napoli Mauro Meluso, dopo la brutta sconfitta interna contro l’Atalanta, è intervenuto nuovamente ai microfoni di DAZN per commentare il risultato del Maradona.

Questo il pensiero del dirigente azzurro:

“Non è il momento di fare bilanci consuntivi, ci sono altre 8 partite da onorare per rispetto della nostra gente. Ci dispiace molto per questa sconfitta così pesante davanti ai nostri tifosi. La squadra deve continuare a giocare per l’obiettivo che ci diamo settimanalmente, tante discussioni che si fanno all’interno dello spogliatoio dobbiamo posticiparle per altri momenti.

Il coro dei tifosi fa male soprattutto alla squadra, allo staff e in generale a tutti, perché pensavamo che quest’annata potesse prendere una piega differente. Si è sbagliato qualcosa ma non è il momento di fare un ragionamento conclusivo, ci auguriamo che la squadra ritrovi da subito brillantezza. Credo che oggi sia mancata quella, venivamo dalla sosta per le nazionali e non abbiamo dato continuità alla gara positiva fatta contro l’Inter che ci aveva accontentato sul piano della determinazione e del gioco. Oggi la determinazione si è smarrita nel primo tempo e il primo gol preso è stato determinante. La sconfitta è meritata. Il gol preso al 45’ ci ha un po’ psicologicamente tagliato le gambe.

Bisogna ritornare ad avere un morale alto, cattiveria agonistica. Non penso che i calciatori abbiano perso le motivazioni. La tifoseria fa sentire giustamente il disappunto dopo una sconfitta così, ma dimostra anche molto affetto e passione.

Abbiamo fatto un percorso con Calzona, anche sotto il profilo del miglioramento del gioco e dei risultati, e speravamo di fare un filotto di partite positive come continuità di prestazione. Il primo tempo ci ha lasciato perplessi. Zielinski in panchina? Bisogna andare oltre le consuetudini, con il giocatore non abbiamo avuto alcun tipo di atteggiamento ritorsivo o di andare contro le sue volontà. Sotto il profilo dell’impiego, oggi ha giocato: il discorso che facciamo con l’allenatore è che la stella polare deve essere la meritocrazia, abbiamo sempre dato ampia libertà”.