Modugno: “Conte un allenatore che vuole scegliere e valutare. David attaccante poco associativo”

da | 18 Apr 2024 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS

Francesco Modugno, intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero, ha parlato di mercato e dei temi legati al momento del Napoli.

Questo il pensiero del nostro ospite:

“Un allenatore come Conte si prende la libertà di scegliere e valutare, non si può pretendere di essere la prima scelta. Il cambio allenatore è una cosa semplice ma anche molto complicata, il Napoli viene da una stagione disastrosa e per chi arriverà fare meglio non sarebbe difficile. Non è però facile convincere un tecnico senza avere le coppe: qualora arrivasse Conte o uno dei nomi di cui si parla, sarebbe tanta roba.

Manna? Non è stato scelto in base al tipo di mercato che dovrà fare, ma perché è un giovane che si è formato alla Juventus e che ha una sua visione. Napoli è la sua prima esperienza a livello individuale ed è una grande sfida. Con lui si è preso un profilo che si va ad aggiungere a una struttura societaria ben chiara e definita, che ha in ADL una figura forte e ben riconoscibile.

Da dove vengono le difficoltà per l’eventuale scelta dell’allenatore? Pur riconoscendo tanti pregi ad ADL nei suoi 20 anni di gestione, negli ultimi 7/8 anni tanti tecnici sono andati via lamentando dei malesseri.

David? Un centravanti poco associativo, ma è un buon giocatore anche se non è Osimhen. Parliamo di un elemento molto veloce, anche se non fortissimo di testa. In generale non ci sono tanti centravanti di altissimo livello, poi ci sarà per il Napoli il problema di non avere l’appeal della Champions League. Lukaku? Un nome che rappresenterebbe una certezza dal punto di vista del rendimento.

Meret? Oltre al problema ambientale, ci sono i risvolti contrattuali: il Napoli non può tenere in rosa un giocatore a un solo anno dalla scadenza.

Mercato? Dei rientri dai prestiti penso resterà Folorunsho, quasi certamente Gaetano. Caprile? Non saprei. Gli acquisti saranno cinque: due difensori, due mezzeali, l’attaccante centrale”.