Marino a IBDC: “Problemi del Napoli nati da due addi. La scelta Garcia ha indirizzato la stagione, Gasperini allenatore ideale”

da | 22 Apr 2024 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS

Pierpaolo Marino, presente a ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della sconfitta del Napoli contro l’Empoli e del futuro del club azzurro.

Questo il pensiero dell’ex dirigente:

“Il problema in questa stagione? La partenza di Spalletti e quella di Giuntoli hanno creato dei vuoti importanti nei riferimenti. I gruppi vincenti si costruiscono con giocatori guida in campo, un grande allenatore e una figura importante di raccordo con la società. La scelta di Garcia poi è stata completamente sbagliata e ha indirizzato la stagione degli azzurri.

Quest’anno, in proporzione alla scorsa stagione, la squadra sta mostrando tutta la parte più brutta. Un club di calcio è un’alchimia di tante cose e la partenza di Spalletti ha inciso fortemente perché sapeva tirare fuori il meglio da elementi come Osimhen o Lobotka. La sua partenza e quella di Giuntoli hanno scombussolato un’alchimia difficile da ricomporre. Mi ha fatto male vedere la prestazione di ieri a Empoli, ma dare delle colpe ai calciatori non serve a risolvere il problema.

ADL? Una presenza troppo continua del presidente negli spogliatoi non è sempre foriera di risultati importanti. L’Intervento quotidiano della società deve avvenire tramite figure professionali come quella di Giuntoli, che era riuscito a creare un rapporto importante con il gruppo.

Garcia? Una scelta totalmente inadeguata, non ha saputo nemmeno sfruttare l’effetto scia creato da Spalletti.

Programmazione? La prima scelta da non sbagliare è quella dell’allenatore, che qui deve essere una figura di riferimento importante non solo in campo ma anche nello spogliatoio. Il nuovo DS invece dovrà capire quali giocatori avranno la motivazione giusta per restare in questo paradiso terrestre che è Napoli.

Allenatore ideale per il Napoli? Secondo me Gasperini, che propone un calcio aggressivo e di qualità che il pubblico azzurro vuole vedere. Inoltre si è ben inserito in un contesto di calcio sostenibile come quello dell’Atalanta e non ha mai vinto uno Scudetto. Ha fatto tanto ottimi risultati ma senza sollevare trofei, avrebbe la giusta fame. Con lui dovrebbero arrivare tanti calciatori nuovi.

Il secondo nome della mia lista è Conte, che è un vincente ma non riesco a inquadrare nell’ottica di un club orientato alla sostenibilità dei conti. Lui vuole giocatori già pronti. Italiano? Una scelta che sarebbe più orientata a un medio-lungo periodo, gli andrebbe dato il tempo di inserirsi. Allegri? Ha un carattere permaloso che non vedo adatto alla piazza napoletana.

Perché ADL non ha mai progettato nulla in tema stadio e centro sportivo? ADL viene da un mondo, quello del cinema, in cui gli scenari sono di cartone e sulle scene si resta 1-2-3 mesi. La mia idea è che il Napoli sia stato costruito come un club progettato per recitare su più palcoscenici. Le strutture sportive però sono essenziali per un club di calcio, bisognerebbe prendere a esempio il modello intrapreso da società come Atalanta e Udinese. Anche Commisso a Firenze, in poco tempo, si è subito mosso in questo senso”.