Francesco Modugno, presente a ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro la Roma e del futuro del club azzurro.
Questo il commento del giornalista:
“Napoli-Roma? Quella di ieri è la classica partita che fa aumentare il senso di rabbia e di frustrazione, considerando ciò che poteva essere e non è stato.
Discussione negli spogliatoi? Questo è un gruppo nel quale c’è un capitano serio, un modello per comportamenti e atteggiamenti. Va detto anche che nonostante la leadership, Di Lorenzo non è quel personaggio simbolo che giganteggia nello spogliatoio. Per questo ci sono anche figure di rilievo come Anguissa, Mario Rui e Juan Jesus. La decisione di Calzona di andare in ritiro, un provvedimento che la squadra ha dovuto subire passivamente, ha esasperato dinamiche di gruppo che in una stagione del genere sono già precarie.
Nuovo allenatore? Il lotto delle scelte è largo, anche se ci sono due profili che per motivi diversi sembrano avere possibilità maggiori di arrivare in azzurro. ADL sta aspettando di mettere d’accordo se stesso, lui già da diverso tempo ha tutte le carte sul tavolo ed è consapevole di ciò che una scelta può comportare rispetto ad un’altra. Conte è il grande nome, una scelta importante anche per accontentare la piazza. Il suo arrivo presupporrebbe un impegno economico e progettuale molto ampio, visto che tra lui e il suo staff si spenderebbero quasi 20 mln lordi. Lui ha dato la sua disponibilità ad allenare il Napoli, così come hanno fatto anche Gasperini, Pioli e anche Italiano, un nome sondato seriamente da De Laurentiis per diverso tempo.
La vera notizia è che il Napoli, nonostante questa stagione disastrosa, continua ad avere appeal e la cosa non era scontata. Chiunque verrà si troverà nelle migliori condizioni per ripartire, visto quanto accaduto quest’anno.
Pioli? Sarebbe il compromesso perfetto: ha vinto recentemente, è abituati a gestire certe pressioni ed ha allenato in piazze importanti come la Lazio e l’Inter. Gasperini? Sarebbe una ventata rivoluzionaria.
Aggiungo un dettaglio: qualsiasi nome arrivi, non influirà sulla modalità di gestione della società di ADL.
Calzona? Io credo che la mancanza delle conferenze stampa in questa parte finale della stagione abbia nuociuto alla sua gestione. In alcuni casi gli allenatori hanno l’esigenza di trasmettere determinati concetti alla squadra”.