L’ex dirigente azzurro Pierpaolo Marino, presente alla prima puntata stagionale de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato dell’inizio di campionato del Napoli.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Non sarei molto critico con questo Napoli, si dimentica che questa è una squadra work in progress: sono arrivati tanti giocatori nel finale di mercato, è arrivato un allenatore nuovo per lavorare su una squadra in cui sembrava ci si stesse per fare un favore a qualcuno e dalla quale molti volevano andare via.
Se escludiamo Verona, in cui c’è stato un impatto brusco e sembrava che Conte non sapesse dove mettere le mani, sono arrivati 9 punti. A Cagliari si sono viste compattezza, autorevolezza e consapevolezza, alla lunga si è vinto per 4-0 una gara in cui si è sofferto.
All’estetica guarderei dalla 12ma giornata in avanti, Conte con la sua praticità ha portato la squadra a vincere tre partite e ad essere davanti all’Inter favorita per il campionato. Quella di ieri è la partita della crescita, in cui si sono visti ampi margini per questo Napoli. Se poi Conte ha la possibilità di scegliere tra più interpreti, dico che si tratta di un aspetto importante perché la competitività aiuta a crescere e fa grandi le squadre. Poco importa che non si giochino le coppe, oggi i titolari sanno di avere il fiato sul collo e di dover rendere. Vedo uno scenario positivo all’orizzonte dopo il 4-0 di Cagliari.
Meret? Ha fatto il suo dovere, non è detto che se il Cagliari avesse segnato poi il Napoli non avrebbe vinto per 5-1. Così come l’attaccante ha il compito di segnare, il portiere ha quello di parare. L’estremo difensore azzurro comunque mi sembra in crescita.
Se giocare solo una volta a settimana può essere un vantaggio? Io sono assolutamente convinto che senza le coppe europee sia più facile vincere, inoltre Conte fa la differenza non soltanto negli aspetti manageriali, tattici e tecnici, ma soprattutto dal punto di vista della preparazione fisica: lui studia dei parametri per produrre squadre di alta intensità e velocità, aspetti che oggi sono fondamentali per vincere. È che partecipare alle competizioni continentali è importante dal punto di vista economico, ma considerando la rosa del Napoli e l’impegno in Champions dell’Inter, è preferibile non avere coppe in settimana.
Modulo a cinque centrocampisti? Per usare questo schema servono esterni che attacchino molto sulle fasce. Un esempio lampante, che fu inventato da Conte in quel ruolo, è Cuadrado. Kvara e Neres possono essere costruiti in quel modo, inoltre possono trovarsi degli accorgimenti tattici per evitare qualche scalata.
Che Juventus-Napoli mi aspetto? Una partita di grande agonismo, in cui sarà molto importante la tecnica nello spazio stretto. Aspetto in cui, in questo momento, il Napoli mi sembra essere leggermente superiore. Il risultato potrebbe essere influenzato da entrambi gli attaccanti, mi aspetto una partita con dei gol. Vlahovic è un giocatore che si è trasferito giovanissimo alla Juve, sbaglia ancora molto e ne ha bisogno per crescere. Sta capendo cosa significa militare in una squadra importante, ha ampi margini di miglioramento”.