“È un mostro, è un mostro” urlava a squarciagola – circa 12 anni fa – il telecronista Riccardo Trevisani, rifendosi all’attaccante uruguaiano Edinson Cavani.
Da quel momento ad oggi di “mostri” a Napoli ne sono passati, ma nell’ultima sessione di mercato ne è arrivato uno nato in Scozia che, pur non essendo quello di Loch Ness, fa comunque tanto parlare di sé…
Voglia di lasciare il segno
Lo scorso agosto, Scott McTominay ha deciso di tingere la sua carriera (e la sua vita) d’azzurro, lasciando il Manchester United dopo 22 anni, di cui 7 in prima squadra.
Il centrocampista ha voluto fortemente una nuova sfida per il proprio futuro. Non voleva più essere “uno qualunque” in Inghilterra, bensì giocare in un club che gli permettesse di brillare, come ha sempre fatto nella nazionale scozzese – pur sempre ultima nel girone di Nations League dopo 3 giornate – e come sta facendo a Napoli sin dal suo arrivo.
Le sue indiscutibili qualità fisiche e tecniche, abbinate alla sua intelligenza e duttilità tattica, lo rendono già uno dei migliori in Serie A nel suo ruolo. E lo ha capito anche Antonio Conte…
Conte “costretto” a cambiare
“Bisogna anche saper valorizzare i propri calciatori”, ha detto il tecnico del Napoli parlando del cambio di modulo effettuato nelle ultime settimane.
L’allenatore leccese ha costruito una versione 2.0 della squadra, inserendo McTominay nella lista degli 11 titolari – al posto di Mazzocchi – e dandogli la libertà di dialogare con Lukaku in fase offensiva.
Tale impiego dell’ex United, che nasce come attaccante, ha portato i suoi frutti in zona gol: Scott è costantemente pericoloso e ha collezionato 2 reti nelle ultime 3 uscite.
Insomma, Scott McTominay ha costretto Antonio Conte ad abbandonare la sua tradizionale difesa a 3 e sta facendo sognare i tifosi del Napoli. Chi avrebbe previsto tutto questo per i suoi primi 39 giorni in azzurro? Difficile saperlo, ma forse il meglio deve ancora venire…
Fabrizio Parascandolo