Walter Sabatini, intervenuto in collegamento streaming durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato del tema legato al rinnovo di contratto di Kvicha Kvaratskhelia.
Questo il pensiero del dirigente sportivo:
“Rinnovo di Kvara e possibile intercessione di Conte? Come in ogni società il parere tecnico dell’allenatore è vincolante, anche se nelle questioni economiche i tecnici non devono intervenire. Bisogna far lavorare i dirigenti addetti, in questo caso ADL affiderà le prime schermaglie a Manna. È chiaro che un giocatore come Kvaratskhelia, nelle mani di Antonio Conte, avrà tutti i motivi per restare in azzurro.
Il Napoli deve essere una squadra importante e lo è. I conti del club sono importanti e un investimento forte su un elemento come Kvara è sopportabile. Sono anni che De Laurentiis fa una gestione economica mirata ad alzare il fatturati e a competere con le altre top. Non ci si deve strappare i capelli per il prolungamento del contratto. I conti devono essere comunque equilibrati, su questo non c’è discussione. Non posso però dire altro, in quanto si tratta di vicende interne al club. Mi auspico il meglio per tutti, ma la società sa perfettamente cosa deve fare.
Il Napoli in questo momento è in vetta alla classifica e ha fatto anche una campagna acquisti virtuosa. Sono arrivati elementi importanti, come i due ragazzi dalla Premier League, che hanno rinforzato la rosa. Conte è riuscito a dare subito una sterzata dopo la sconfitta di Verona e il Napoli, dopo essere ripartito, ora si candida incredibilmente per vincere lo Scudetto.
Il valore di Kvara qual è? È un top player, c’è poco da discutere su questo. Penso che il Napoli abbia fatto un budget basato sulle qualità dei vari calciatori. Il georgiano è un profilo di alto livello e sono convinto che il ragazzo riceverà il giusto trattamento a livello economico.
Cosa mi piace del Napoli? Il fatto che la squadra giochi con fede, determinazione assoluta e voglia di vincere. Questo si vede subito, anche quando fa fatica come domenica scorsa trova l’episodio decisivo. Si avverte, sia in campo che in panchina, un clima di grande devozione nelle posture, nel modo di parlare e di guardarsi. Il gruppo sa di avere il dovere di vincere le partite e lo fa.
Ritorno di Totti in campo? Dovrebbe rimettersi fisicamente a posto e non è facile, dopo tanta inattività. Chiaramente la chiamata di qualcuno stuzzica la vanità, ma spero sinceramente che non lo faccia”.