Rrahmani: “Contro il Monza poca concentrazione, non ripeteremo l’errore”

Rrahmani: “Contro il Monza poca concentrazione, non ripeteremo l’errore”

Breve scambio di battute ai microfoni di DAZN per Amir Rrahmani, che vuole subito dimenticare la sconfitta di Monza e che ha così presentato la sfida all’Inter: “Dopo Monza abbiamo detto che dobbiamo migliorare e prendere le partite in maniera seria. Dobbiamo anche spingere Osimhen verso il titolo di capocannoniere. Mancano le ultime tre partite, il campionato non è finito”.

Napoli-Inter, le formazioni ufficiali

Napoli-Inter, le formazioni ufficiali

Tutto o pronto o quasi allo stadio Diego Armando Maradona, dove alle 18 si affrontano il Napoli Campione d’Italia e l’Inter finalista di Champions League, in un match che promette emozioni e spettacolo. Ecco intanto le scelte definitive di Spalletti e Inzaghi rese note poco fa da entrambi i club sui propri canali ufficiali:

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Elmas, Osimhen, Kvaratskhelia. 

INTER (3-5-2): Onana; D’ambrosio, De Vrij, Bastoni; Bellanova, Barella, Asllani, Gagliardini, Gosens; Correa, Lukaku.

Seduta mattutina per il Napoli, Kvara torna in gruppo

Seduta mattutina per il Napoli, Kvara torna in gruppo

Seduta mattutina per il Napoli all’SSCN Konami Training Center, dove gli azzurri preparano il match contro l’Inter in programma domani alle ore 18 allo Stadio Maradona e valido per la 36esima giornata di Serie A.

La squadra ha iniziato la sessione con una fase di attivazione e torello. Successivamente esercitazione su palle inattive e partita a campo ridotto. Chiusura di seduta dedicata a lavoro tattico.

Zedadka e Kvaratskhelia hanno svolto l’intera sessione in gruppo.

Spalletti verso l’addio, il Napoli pensa a cinque diverse alternative

Spalletti verso l’addio, il Napoli pensa a cinque diverse alternative

Sembra ormai destinato a salutare il Napoli Luciano Spalletti, con l’edizione odierna del Corriere dello Sport che sottolinea nuovamente come la cena intercorsa tra l’attuale allenatore azzurro e De Laurentiis lo scorso venerdì abbia rappresentato solo la definitiva certificazione dell’addio del tecnico toscano. Il quotidiano sottolinea come attualmente il Napoli abbia vagliato cinque diverse alternative a Luciano, tra le quali spicca il nome di Antonio Conte, già seguito dallo stesso ADL negli anni passati. Se di Conte spaventa però l’eccessiva richiesta economica, maggiormente alla portata sarebbero invece due profili come Gasperini e Italiano, i quali hanno dimostrato negli anni di proporre ottimo calcio riuscendo anche a gestire il doppio impegno settimanale delle loro squadre. Decisamente più difficili le strade che portano infine a Roberto De Zerbi e Jurgen Klopp, due allenatori che piacciono molto a De Laurentiis ma che per diversi motivi potrebbero decidere di continuare ad allenare in Premier League.

Spalletti: “Cena con ADL? Si può aprire un ciclo”

Spalletti: “Cena con ADL? Si può aprire un ciclo”

Conferenza stampa alla vigilia di Monza-Napoli per Luciano Spalletti, accolto dall’ovazione dei giornalisti presenti in sala al suo ingresso e subito interrogato sulla cena di ieri con Aurelio De Laurentiis: “Vedersi in un ristorante di Napoli diventa difficile, hai sempre la bocca piena di bellissime cose ed è difficile ritagliarsi il tempo di parlare. È tutto molto chiaro quello che è venuto fuori ieri sera, ma dovrà parlarne la società quando vorrà, non posso passare io davanti alla società. È una loro prerogativa, è corretto così, io posso solo continuare a lavorare e a finire nel migliore dei modi quest’anno”.

Sul record di punti in Serie A del Napoli, Spalletti ha poi aggiunto: “Superare i 91 punti? Quando una squadra ha impostato la propria felicità su tutto ciò che esprime in campo, bisogna andare a giocare le partite. È lì che ritroviamo il nostro lavoro, l’affetto dei nostri tifosi. Vedremo stadi pieni ovunque con pezzi di cuore azzurro. È una novità per noi, dovremo alternare i festeggiamenti giusti alle prestazioni in campo. Con la Fiorentina tutti si aspettavano fossimo più scarichi e invece dopo due notti di festeggiamenti abbiamo saputo riprenderci la partita”.


Sul sogno scudetto realizzato: “Quando sono arrivato, abbiamo scritto ‘Sarò con te, Napoli torna campione’ sulle casacche perché volevamo tornare a vincere. Mi danno fastidio le allusioni sul mio non credere allo scudetto. La squadra mi è sempre piaciuta. Ho conservato tutti i giornali di questo percorso. Abbiamo costruito una mentalità giusta di allenarsi, lavorare, fare le riunioni”.


Sui festeggiamenti: “Sono uno abbastanza rigido anche quando c’è da festeggiare. Ma quando si tratta di Napoli è impossibile non farsi abbracciare dal sole, ti viene l’abbronzatura azzurra. Ho curato il rapporto con l’ambiente, Napoli ti può dare moltissimo, sin dal primo giorno abbiamo provato a far riemergere l’amore che c’era sotto la cenere. Se ci riesci poi ti viene riconosciuto. Abbiamo giocato sempre con i nostri tifosi. Mi ripaga di tutte le notti insonni ad amare il Napoli: ho dato tutto me stesso e anche di più. A modo mio, sono felice anche io”.

Sulla formazione di domani: “Bisogna dare un po’ di spazio a turno a chi non ha giocato troppo precedentemente. Ne sceglierò due o tre per partita. Contro l’Inter faremo un ragionamento differente perché è giusto così. Gioca Bereszynski titolare domani”.

Chiusura ancora sulla cena: “È stata una bella serata, De Laurentiis sa scegliere buonissimi vini. Ho detto quello che dovevo dire. La società ha fatto un grandissimo lavoro la scorsa estate. Il Napoli ha vinto e valorizzato la rosa, ci sarà un futuro importante, si può aprire un ciclo. Mi hanno dato la possibilità di lavorare con giovani carichi di qualità”.

Sulle ultime quattro partite e sul Monza: “Queste quattro partite possono darci ancora molto. Abbiamo l’obbligo di fare il massimo, dobbiamo continuare così anche in queste ultime partite. Lo meritano i tifosi e la società. Il Monza è una squadra forte, Palladino avrà un futuro importante. Galliani sa scegliere le persone giuste e Palladino è stata la scelta giusta. Hanno ben strutturato quello che vogliono fare: giocano a campo aperto, costruiscono dal basso per avere spazio da attaccare, è una roba che diventa difficile da andare a prendere, c’è rischio di prendersi ripartenze che costano fatica e corsa. Sarà difficile comandare il gioco, hanno qualità in mezzo al campo. Le vogliamo vincere tutte da qui alla fine”.


Chiusura di conferenza sul suo rapporto con il team manager Santoro: “Santoro è una persona splendida, ho legato subito con lui. È nato in questi uffici e sa traslocare la scrivania in campo quando serve. Ha cultura, sa consigliare, tutti vorrebbero averlo accanto. Ci siamo abbracciati al fischio finale a Udine: ci vediamo la mattina presto, ci salutiamo la sera tardi, abbiamo passato tante ore insieme e ci siamo liberati dopo tutto l’anno. È stato bello vedere la panchina e lo staff dopo ogni gol, i sorrisi dopo tutte le vittorie, immagini che restano”.