Modugno: “Il KO con l’Atalanta ha dimensionato tutto l’ambiente e riportato il Napoli al suo valore”

Modugno: “Il KO con l’Atalanta ha dimensionato tutto l’ambiente e riportato il Napoli al suo valore”

Francesco Modugno, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della sconfitta del Napoli contro l’Atalanta e del match che gli azzurri disputeranno domenica sera contro l’Inter.

Questo il pensiero del nostro ospite:

“Non so se la gara di ieri ha ridimensionato il Napoli, ma di certo ha dimensionato tutto l’ambiente. Ha riportato il Napoli a quello che è il suo obiettivo valore: una squadra consapevole della sua forza, ma all’inizio di un percorso. L’Atalanta invece è una squadra europea, con lo stesso allenatore da nove anni. Come ha detto Conte, in questo momento ha tutto in più rispetto al Napoli. Non solo la fisicità e l’intensità, ma anche la qualità dei giocatori. Qualcuno si era illuso che si potesse restare in alto con semplicità, allungando e comandando il campionato. La squadra è costruita per andare in Champions, ma in una stagione come questa dove non ci sono padroni, si può avere la forza per restare lì fino in primavera e poi provare a giocarsela con le altre.

I problemi di gioco? Con la fisicità e l’intensità che ha l’Atalanta, se non hai qualità e palleggio fai fatica a uscire in un certo modo. Nei centrali pecca la costruzione e mancava Lobotka. Gilmour ha meno varietà di soluzioni. Anche le altre due mezz’ali erano statiche e i due esterni bassi erano bloccati da De Ketelaere e Lookman.

Le prestazioni di Kvara? Mi domando: ”E se effettivamente il calciatore fosse questo?”. È un anno e mezzo che gioca una volta bene e tre no, che va a fiammate. Che regala giocate geniali e meravigliose alternate a pause lunghissime e a una grande prevedibilità. Il suo potenziale è tale che nei suoi confronti ci sono sempre aspettative altissime, un po’ come capita a Leao. Se si trattasse di un giocatore che non ha ancora completato il percorso necessario ad acquisire continuità?

Lukaku? Per il modo di vedere il calcio che ha Conte, per la struttura e la mentalità che ha dato e vuole continuare a dare l’allenatore alla squadra, non riesco a immaginare un Napoli senza il belga in campo. Non è preventivabile.

Gara con l’Inter? Il Napoli affronta la squadra più forte del campionato: considerando valori, struttura e continuità del progetto, è la formazione più accreditata per vincere lo Scudetto. Nonostante questo, ho la sensazione che per i nerazzurri la Champions League possa essere una meravigliosa distrazione. Per gli azzurri sarà importante soprattutto dal punto di vista mentale: serve una reazione dopo la sconfitta di ieri. Il Napoli è andato a Torino ed è tornato con la consapevolezza di aver preso la strada giusta, è andato a Milano e si è sentito una grande squadra. Ora non deve fare l’errore, con il KO di ieri, di sentirsi ridimensionato. Conte l’ha detto: ci deve essere il piacere di andare a San Siro e misurarsi con l’avversario”.

Rastelli: “Con l’Atalanta la gara più difficile per il Napoli. Inter? Conte lavorerà sulla testa dei giocatori”

Rastelli: “Con l’Atalanta la gara più difficile per il Napoli. Inter? Conte lavorerà sulla testa dei giocatori”

Massimo Rastelli, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della sconfitta del Napoli contro l’Atalanta e del match che gli azzurri disputeranno domenica sera contro l’Inter.

Questo il pensiero del nostro ospite:

“Atalanta? Pensavo che potesse essere la gara più difficile per il Napoli, visto che era la terza in una settimana e c’era stato un dispendio importante di energie. Inoltre ieri si giocava in un orario particolare con un gran caldo. L’Atalanta è una squadra difficilissima da affrontare perché dal punto di vista fisico mangia l’avversario, quindi bisogna cercare quantomeno di pareggiare la forza messa da loro in campo. Al Napoli sono mancate le energie, il problema è stato proprio quello di non essere riuscito a impattare sotto l’aspetto fisico e di conseguenza aver perso tutti i duelli individuali. Le difficoltà si sono viste soprattutto con la sfera tra i piedi: c’è stato poco fraseggio e pochi movimenti e inserimenti senza palla.

Cosa poteva fare Conte? I problemi per gli azzurri sono nati durante il possesso palla, non quando la sfera ce l’avevano gli avversari. Anche se è vero che l’Atalanta non ha dato punti di riferimento. Contro le squadre che ti prendono a uomo, devi avere grandi doti di palleggio, sempre uno scarico immediato all’indietro e soprattutto chi riceve palla deve sapere già a chi darla successivamente.

Gasperini ieri non ha giocato con le tre punte classiche, ma con un trequartista e due punte. Così, nella fase di non possesso, i due attaccanti andavano sui centrali e il trequartista andava sul mediano. Poi uscivano sui terzini col quarto di centrocampo, mentre i mediani andavano sulle mezz’ali del Napoli.

Kvara in difficoltà? Il fatto che Conte gli chieda qualche corsa in più all’indietro, come fa con tutti i calciatori, magari può avergli tolto brillantezza in certi momenti della gara. Inoltre, gli avversari gli hanno preso le contromisure: con l’Atalanta non ha mai avuto modo di puntare l’uomo, riceveva palla sempre di spalle e Djimsiti andava sempre a prenderlo forte.

Lukaku? È un giocatore che negli ultimi 2-3 anni non ha avuto grande continuità, ha avuto diversi infortuni ed è stato diverso tempo fuori. All’inizio della stagione, nonostante i pochi carichi di lavoro estivi, sembrava paradossalmente più brillante. Non è andato in nazionale per lavorare e rimettersi in pari con gli altri, questo magari l’ha un po’ appesantito e credo che ne trarrà giovamento nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Il gioco di Conte? Un aspetto da non sottovalutare, che spesso è stato ribadito dall’allenatore, è che il Napoli viene da un 10° posto in campionato. Questo significa che delle problematiche non tecniche, ma mentali, in questo gruppo c’erano. Un allenatore nuovo che arriva dopo una stagione così deve rimettere i cocci a posto e ripartire dalle basi. Queste basi, in una piazza esigente e che due anni fa ha vinto lo Scudetto, sono quelle di dare pragmatismo e solidità: si rischia il meno possibile, poi si cercherà di inserire delle qualità che possano dare una mano ai giocatori nell’identificarsi meglio in questo modulo e nel fare male all’avversario. Questo processo ha bisogno di tempo, anche se è chiaro che tutti vorrebbero vedere il Napoli vincere 3-0 o 4-0 ogni gara. La squadra ha capito che campionato deve fare, queste competizioni si vincono soprattutto non perdendo punti con le piccole e il Napoli lo sta dimostrando.

Inter-Napoli? Partita fondamentale in cui bisognerà far vedere di aver messo da parte la parentesi Atalanta. Preparare la gara per tutta la settimana ci aiuterà a rivedere il Napoli ammirato in precedenza. Cosa farà Conte? Studierà la gara col Venezia e le caratteristiche dell’Inter, oltre a osservare le cose che non stanno funzionando bene nella squadra in questo inizio di stagione. Bisognerà lavorare sulla testa dei giocatori, un passo falso ci può stare ma bisogna subito ripartire. È questo il segreto per vincere.

Corsa Scudetto? Secondo me sarà importante non perdere punti con le piccole”.

Marolda: “Conte bravissimo finora, ma dovrebbe spiegare come esaltare i giocatori. Sono stufo di sentire una cosa…”

Marolda: “Conte bravissimo finora, ma dovrebbe spiegare come esaltare i giocatori. Sono stufo di sentire una cosa…”

Ciccio Marolda, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della sconfitta del Napoli contro l’Atalanta e del match che gli azzurri disputeranno domenica sera contro l’Inter.

Questo il pensiero dell’ex calciatore azzurro:

“Una partita si può perdere e anche in malo modo, il Napoli resta primo in classifica quindi non è successa una tragedia. Però si potrebbe giocare bene qualche volta: in precedenza si è vinto non esprimendosi al meglio, ieri si è perso giocando male. Oggi si è parlato molto di Lukaku, ma mi chiedo cosa possa fare restando da solo e spalle alla porta. Bisogna dare anche modo ai calciatori di esprimersi: non c’è stata organizzazione, non c’è stato gioco, non c’ stata profondità. I cambi sono arrivati tardi e Gasperini è riuscito a imbrigliare Conte, che ci ha capito poco o nulla e alla fine si è svegliato troppo tardi.

Sono stufo di sentir dire che questa è una squadra arrivata decima lo scorso anno, allo stesso modo non dirò che con questi giocatori due anni fa si è vinto lo Scudetto: significherebbe fare esattamente la stessa cosa per pareggiare i conti. Penso che questa sia una formazione con ottimi giocatori a cui sono stati aggiunti ulteriori elementi spendendo 150 mln di euro. Conte fino a questo momento è stato bravissimo e mi auguro che lo sia fino a fine stagione, però vorrei capire come esaltare le caratteristiche di questi giocatori, come deve giocare il Napoli, come sta giocando e perché non riesce ad aver una certa organizzazione di gioco.

Inter-Napoli? Preferirei che a San Siro andassero in campo quelli che corrono più degli altri, negli ultimi anni ci affidiamo troppo alle tecnologie per valutare la resa dei calciatori. Oggi non si può fare a meno né della qualità, né della corsa”.

Rambaudi: “Conte si è concesso troppo all’Atalanta, che alla prima occasione ha fatto gol”

Rambaudi: “Conte si è concesso troppo all’Atalanta, che alla prima occasione ha fatto gol”

Roberto Rambaudi, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della sconfitta del Napoli contro l’Atalanta e del match che gli azzurri disputeranno domenica sera contro l’Inter.

Questo il pensiero del nostro ospite:

“È riduttivo dire che l’Atalanta sia solo fisico e intensità, i bergamaschi hanno tecnica e mentalità europea. Sono la squadra italiana più internazionale e giocano un calcio propositivo. Per quanto riguarda il Napoli, il livello della prestazione è rimasta la stessa: a cambiare sono stati il risultato e l’avversario, con quest’ultimo che ieri alla prima occasione ha fatto gol.

La reazione allo svantaggio c’è stata ed è stata forte, gli azzurri hanno preso un palo e avuto un’opportunità con Lukaku, ma di Conte ieri non mi sono piaciute delle cose: la più evidente è che si è concesso subito all’avversario, giocando con Politano più dietro e uno schieramento con il 5-4-1. L’Atalanta è andata subito a stanare questo punto debole, perché il calciatore azzurro non è abituato a quel ruolo e ragiona sempre con un secondo di ritardo. Questi sono dettagli che in Serie A fanno la differenza.

Inter-Napoli? In vista della gara di Milano, bisogna migliorare dal punto di vista tecnico. Bisogna tenere palla, giocarla e far correre gli avversari. Il Napoli sta rincorrendo, invece deve correre. Questa squadra ha qualità tecniche e margini di miglioramento, migliorando l’aspetto tecnico crescerà anche la condizione fisica”.

Schwoch: “Conte poteva cambiare la partita con delle scelte. Gasperini ha avuto un grande merito”

Schwoch: “Conte poteva cambiare la partita con delle scelte. Gasperini ha avuto un grande merito”

Stefan Schwoch, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della sconfitta del Napoli contro l’Atalanta e del match che gli azzurri disputeranno domenica sera contro l’Inter.

Questo il pensiero del nostro ospite:

“Conte ieri poteva fare qualcosa in più, cambiare l’andamento della partita con delle scelte. L’Atalanta non si discute: gioca a ritmi superiori ed è da anni con lo stesso allenatore. Vanno dati meriti importanti a Gasperini, che ha deciso di lasciare in panchina Retegui, il capocannoniere del campionato, per non dare alcun punto di riferimento agli azzurri. Il Napoli si è adattato tardi alla tattica dell’avversario e bisognava fare qualcosa in più, nel primo tempo di ieri c’è stata una sola squadra in campo. Un allenatore esperto come Conte poteva modificare qualcosa. Inoltre, i giocatori che sono stati decisivi a Milano, ieri hanno deluso nuovamente le aspettative.

Kvara deludente ieri? Con Spalletti era più coperto nella fase difensiva. L’anno scorso, quando uscì la voce dell’arrivo di Conte, si diceva già che era uno di quei calciatori che avrebbe fatto più fatica: non è abituato a giocare a tutta fascia, non rientra tra le sue caratteristiche”.

Inter-Napoli? Partita importante, ma non decisiva, contro la squadra più accreditata per vincere il campionato. Il Napoli è ritardo di condizione, ma onestamente dopo dieci giornate me lo aspettavo molto più brillante”.