Kvaratskhelia poteva essere dell’Ajax: la confessione del suo connazionale

Kvaratskhelia poteva essere dell’Ajax: la confessione del suo connazionale

Shota Arveladze, ex giocatore georgiano dell’Ajax, racconta al De Telegraaf di Kvaratskelia della possibilità di un trasferimento al club olandese di Kvaratskhelia lo scorso gennaio:  “Gli è stata fatta un’offerta nell’ultima parte della campagna di trasferimenti invernale, ma il tempo era troppo breve e il prezzo di quindici milioni di euro ritenuto troppo alto. Le sue statistiche alla Lokomotiv Mosca non erano così buone. L’Ajax voleva pagare dai nove ai dodici milioni di euro. Alla fine il Napoli lo ha comprato per dieci milioni di euro. A volte va così. Kvara ha classe, è forte e molto completo. La cosa speciale è che è bravo in piccoli e grandi spazi. A volte qualcosa va storto, ma tutte le sue decisioni in campo sono giuste. Non riesco a ricordare una scelta sbagliata. Kvaratskhelia legge la partita. Ed è un assassino: arriva sulla palla e uccide”.

Robinho, finisce malissimo: condanna a 9 anni per stupro e richiesta di estradizione

Robinho, finisce malissimo: condanna a 9 anni per stupro e richiesta di estradizione

Il Ministero della Giustizia ha inoltrato al Brasile la richiesta di estradizione per l’ex attaccante del Milan Robinho, condannato in via definitiva, assieme ad un amico, il 19 gennaio scorso a 9 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo su una 23enne albanese, che subì abusi in un locale a Milano la notte del 22 gennaio 2013.

Dell’invio della richiesta di estradare verso l’Italia l’ex fantasista rossonero è stato informato l’Ufficio esecuzione della Procura milanese, che nei mesi scorsi ha emesso un mandato d’arresto internazionale, con istanza di estradizione, per l’ex calciatore, con atti firmati dal pm Adriana Blasco.

A febbraio la Procura aveva inoltrato al Ministero la richiesta di estradizione e il mandato d’arresto internazionale per l’ex attaccante e per il suo amico Ricardo Falco, entrambi in Brasile. In questi mesi ci sono stati contatti tra le autorità italiane e brasiliane ed è probabile che sia stato indicato, poi, formalmente dal Brasile dove si trova l’ex milanista e di conseguenza l’Italia ha trasmesso gli atti del mandato d’arresto (non eseguito allo stato) con richiesta di estradare Robson de Souza Santos, 38 anni e quattro stagioni in rossonero tra il 2010 e il 2014, e l’amico.

E’ molto probabile che i due non saranno consegnati perché la Costituzione brasiliana non consente l’estradizione dei propri cittadini. Ora, comunque, spetterà alle autorità brasiliane rispondere alla richiesta italiana. La Suprema Corte aveva reso definitivi i 9 anni decisi dal Tribunale milanese, a seguito dell’inchiesta del pm Stefano Ammendola, e confermati dalla Corte d’appello. Per l’ex attaccante e per l’amico nel corso delle indagini non erano state emesse misure cautelari, mentre altri uomini, che avrebbero preso parte alle violenze, non erano stati trovati.

Secondo le indagini, l’ex stella brasiliana avrebbe fatto bere la ragazza fino al punto da renderla incosciente e il gruppo l’avrebbe violentata a turno, senza che lei potesse opporsi, in un guardaroba di un locale notturno della movida milanese, dove la giovane si era recata per festeggiare il compleanno. Il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser nel processo d’appello aveva chiesto la conferma delle condanne. Nelle motivazioni della sentenza la Corte ha scritto che l’ex punta e i suoi “complici” (quattro gli irreperibili) hanno manifestato “particolare disprezzo” nei confronti “della vittima che è stata brutalmente umiliata”.

Per questa vicenda, il Santos, squadra carioca per la quale il calciatore era tornato a giocare, aveva deciso di sospendere il contratto a Robinho, dopo che erano state pubblicate sui media brasiliani intercettazioni del processo.

Higuain, lacrime per l’addio al calcio: “Smetto nel mio momento migliore”

Higuain, lacrime per l’addio al calcio: “Smetto nel mio momento migliore”

Gonzalo Higuain si ritira dal calcio giocato. Lo ha annunciato in conferenza stampa: l’ex Napoli terminerà la sua carriera con la maglia dell’Inter Miami.

In Italia ha giocato con Napoli, Juventus e Milan realizzando 36 gol in 35 partite con la maglia azzurra nel 2015/2016. Higuain compirà 35 anni il prossimo 10 dicembre e le prossime due gare che giocherà – le ultime della regular season di Major League Soccer americana – saranno le ultime della sua carriera da professionista. “È arrivato il giorno di dire addio al calcio. Sento di smettere – ha detto Higuain in lacrime – nel mio momento migliore, grazie all’Inter Miami che mi ha ridato entusiasmo”. La sua carriera resterà sempre legata alla serie A: il Pipita ha giocato al Napoli dal 2013 al 2016, poi il clamoroso passaggio alla Juve. Nel 2018-19, dopo aver iniziato la stagione al Milan (la Juve lo aveva scaricato dopo aver acquistato Ronaldo) è stato ceduto al Chelsea. Nel 2019/20 l’ultimo anno (e l’ultimo scudetto) alla Juve, prima di volare negli Usa.

Ferrieri Caputi: “Esordio bellissimo, giudicatemi come arbitro”

Ferrieri Caputi: “Esordio bellissimo, giudicatemi come arbitro”

Maria Sole Ferrieri Caputi, primo arbitro donna nella storia della Serie A, è stata intervistata dal Corriere dello Sport: “L’esordio? Bellissimo, me lo avevano detto, non ci ho creduto, almeno fino a quando non sono entrata sul terreno di gioco. I giudizi li dà il mio designatore, Gianluca Rocchi. Penso che sul rigore forse potevo avere un maggior angolo di visuale, ma il mio spostamento su una ripartenza complessivamente non mi è dispiaciuto. Anche se la posizione giusta, perfetta, non c’è mai. Ora voglio grande competizione a livello femminile, il prossimo anno c’è il Mondiale, è difficile, oppure gli Europei e il Mondiale successivo. Non mi piace il giudizio continuo, al quale noi donne siamo più esposte, sia che tu sia riservata, sia che tu sia estroversa. Succede nel mondo, non nell’AIA o nel calcio. Se poi tutto questo si porta in un mondo ‘maschile’ come quello del calcio, sento che spesso devo stare attenta alle cose. E sinceramente spero che mi si giudichi come arbitro e non come donna, per una società più evoluta. Giudicate per il proprio lavoro e non per come ci si veste o ci si comporta. Penso alla difficoltà di una maternità, e lo dico in maniera sana, perché ora come ora non ci penso. In un futuro, mi piacerebbe, ora forse non sono pronta, non è un peso. Però spesso ci troviamo davanti ad una scelta, non imposta da qualcuno, ma essendo delle sportive, tendiamo a rimandare famiglia e figli. Anche su questo si potrebbe fare un passo in avanti. Fra colleghe ci confrontiamo, è comunque un tema al quale ci troviamo davanti quotidianamente. I nostri sacrifici vanno anche pesati rispetto ad alcune rinunce, o scelte, che gli uomini non devono fare. Molte colleghe hanno programmato la gravidanza in un anno dove non c’erano Europei e Mondiali. Si perde la naturalità di una cosa che è naturale, è comunque un pensiero in più, familiare da una parte e sportivo dall’altra”.

Napoli, non solo Meret: Giuntoli prepara altri tre rinnovi

Napoli, non solo Meret: Giuntoli prepara altri tre rinnovi

Cristiano Giuntoli e il resto della dirigenza del Napoli continuano a lavorare al rinnovo di Alex Meret e non solo. Stando a quanto raccontato da Il Mattino, il club azzurro vuole prolungare anche i contratti di Zambo Anguissa, Amir Rrahmani e Stanislav Lobotka. L’idea di Aurelio De Laurentiis è quella di non inserire nessuna clausola rescissoria all’interno dei nuovi accordi.