FOTO – Striscioni in città contro la famiglia De Laurentiis

FOTO – Striscioni in città contro la famiglia De Laurentiis

Sono apparsi nella notte alcuni striscioni, chiaramente indirizzati al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il riferimento è alle dichiarazioni del patron, ieri presente al vertice in Prefettura.

Sul primo striscione si legge: “Come la giri e come la metti, farete sempre i conti con quei 400 reietti” firmato Curva A.

Il secondo coinvolge anche Edoardo, il figlio di Aurelio, vicepresidente della società partenopea: “ADL accetta un consiglia, smettila con la droga prima tu e tuo figlio”.

È la vigilia della partita più importante per l’era De Laurentiis

È la vigilia della partita più importante per l’era De Laurentiis

La vigilia del giorno più importante dell’era De Laurentiis. C’è fermento in città per la sfida di domani sera al ‘Diego Armando Maradona‘ contro l’Eintracht di Francoforte. Il Napoli ha seriamente alla portata l’accesso ai Quarti di finale di Champions League. Un traguardo storico, che certifica l’encomiabile lavoro di Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli e che rende grande merito agli investimenti del patron Aurelio De Laurentiis.

CORNICE IN FIBRILLAZIONE – L’impianto di Fuorigrotta è ‘sold out’ già da diverse settimane. Nessuno vuole perdersi la serata contro i tedeschi. Sognare non costa nulla. Questo Napoli non conosce limiti. È consapevole della propria forza e sicuro dei suoi mezzi. Il gruppo di Spalletti ha tecnica, forza fisica, carattere, mentalità. Ed è schierato egregiamente in campo dal tecnico di Certaldo. Fede e passione si intrecciano in un crogiolo di emozioni intense. Un legame viscerale che unisce il popolo partenopeo all’unica squadra del territorio. Amore senza freni. Sentimenti incondizionati. Adrenalina alla stato puro. Con la mente che torna prepotentemente agli eventi del passato. Alla sofferenza di fine anni ’90. E al primo lustro del nuovo secolo. I bocconi amari ingoiati sono ricordi sbiaditi ma sempre presente nella mente. Godiamoci questa notte. Il Napoli sta realizzando un’opera d’arte. In Italia. E in Europa. Godiamoci questa notte.

De Laurentiis è passato dalle critiche all’osannazione

De Laurentiis è passato dalle critiche all’osannazione

L’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’ esalta la stagione encomiabile del Napoli e celebra la posizione del patron Aurelio De Laurentiis: “Il presidente del Napoli otto mesi fa non poteva mettere il naso fuori dal ritiro del Napoli per una contestazione più che strisciante. Oggi è osannato”. Il riferimento del quotidiano è chiaramente anche alla calorosa accoglienza avuta dal patron azzurro a Santa Maria Capua Vetere lunedì mattina per il convegno al quale ha partecipato. In pochi mesi, l’ambiente intorno al presidente partenopeo è totalmente cambiato.

De Laurentiis: “Cederemo il Bari, voglio il Sud al livello del Nord”

De Laurentiis: “Cederemo il Bari, voglio il Sud al livello del Nord”

Aurelio De Laurentiis protagonista questa mattina a Santa Maria Capua Vetere, al convegno sul calcio intitolato “Regolamento del giuoco del calcio fra teoria e prassi” in programma all’Aulario dell’Università Vanvitelli, che vedrà la nascita della prima cattedra universitaria italiana specificamente dedicata alla Giuridicità delle regole del gioco del calcio. «La sconfitta con la Lazio è salutare, avremmo rischiato di sederci e invece così non lo faremo. Sarri è stato paraculo nel suo modo di interpretare la gara» ha detto subito il patron azzurro «Tre tifosi della Lazio sono stati arrestati: io non faccio entrare fumogeni e botti ai nostri tifosi e loro come hanno fatto? Però poi tutto ciò viene male interpretato dai tifosi, che mi contestano».

Lunga chiacchierata anche sul tema Uefa e Fifa: «La Legge Melandri ci rompe i coglioni da vent’anni. Come facciamo a curare i bilanci delle società che sono in perdita? Bisogna fare tabula rasa. Se la Serie A si affida a club che non hanno capacità economiche allora è compromessa. E questo nessuno lo capisce» ha detto Adl. «E lo Stato è assente. Fifa e Uefa hanno rubato miliardi e miliardi, sono a Zurigo e Nyon fuori da ogni giurisdizione europea e nessuno li controlla. E io che rispetto le regole vengo contestato. La Superlega servirebbe? No, perché il merito deve prevalere. Io toglierei il comando alla Uefa, creerei una competizione tutti contro tutti per le squadre che arrivano ai primi posti dei campionati europei. Il vero problema non sono i soldi ai calciatori, ma quelli ai procuratori. Vorrei poter sapere come una società può gestire anche la procura di calciatori così da togliere il biscotto a chi vuole approfittarne. E poi perché la durata massima dei contratti deve essere solo di cinque anni? Mino Raiola era simpaticissimo, ma prendeva fino a 40 milioni di commissioni, sulle spalle di chi? Dei club».

I tifosi incalzano il patron sul tema vittorie. «A furia di dire che vinciamo Champions e scudetto ci portiamo iella da soli. Bisogna essere silenziosi, le onde negative si propagano. I napoletani hanno una marcia in più, allora sono temuti. Ma mi auguro di vincere entrambe le cose» ha detto alla platea. Molto bene sta andando anche il Bari: «Se non fossi tifoso del Napoli sarei rimasto qui per 19 anni? Sono tifoso della squadra ma ancor più della città. La ritengo centrale in Europa come era nel passato. Lotto per equiparare il Sud al Nord. Non a caso sono proprietario anche del Bari: se dovesse salire in Serie A lo cederemo a qualcuno che ci darà garanzie. In quattro anni abbiamo investito tanti soldi e non lo lasceremmo nelle mani sbagliate».

De Laurentiis è passato dalle critiche all’osannazione

La nuova invettiva di De Laurentiis al mondo del calcio

Il presidente del Napoli non parla molto ai media, ma quando interviene, è un fiume in piena. L’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’ commenta le ultime dichiarazioni del patron della società partenopea:

 “C’è un mondo che non cambia, e se lo fa procede lentamente: e come diciannove anni fa, quando mise la testa nel pallone, Aurelio De Laurentiis si tuffa a intraprendere le proprie sfide, mai seriamente accantonate. C’è un tempo che non scade mai, echi che sembrano appartenere al passato e invece riguardano il futuro: e mentre sta per immergersi nella propria dimensione onirica, con uno scudetto che si annuncia all’orizzonte per celebrare un’epoca, Aurelio De Laurentiis fa dell’etere il megafono della propria delusione, irrompe a «Tutti Convocati» su Radio24 e cavalca di nuovo e ancora battaglie che sembrano perdute e che invece vanno semplicemente riproposte”,