Situazione indefinita tra Spalletti e De Laurentiis

Situazione indefinita tra Spalletti e De Laurentiis

Le notizie che circolano sul futuro di Luciano Spalletti sono contrastanti e potrebbero essere smentite o confermate nel corso dei prossimi giorni e delle prossime settimane. Le serate con i vini, i dialoghi con il presidente De Laurentiis e il fatidico discorso della PEC ci riporta una situazione non chiara, indefinita anche alle parti stesse, che a questo punto provano a ricucire lo strappo e capire. L’intenzione, debitamente fondata, è quella ci comprendere se, esistano eventualmente, ancora margini di trattativa per la permanenza del tecnico di Certaldo, autentico trascinatore e guida del Napoli verso il terzo tricolore della storia partenopea.

CIRO ACCARDO

De Laurentiis prova a ricucire lo strappo con Spalletti

De Laurentiis prova a ricucire lo strappo con Spalletti

Il futuro di Luciano Spalletti è incerto all’ombra del Vesuvio. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport: “La storia è finita”. Sul quotidiano si legge: “Luciano Spalletti è pronto a chiudere quello che sarà per sempre un capitolo fondamentale della sua vita: Napoli, il Napoli. Un amore vero, intenso e tormentato come solo le grandi passioni sanno essere: straordinaria con la città e con la squadra, due anime che ama profondamente e che rappresentano le sole boe a cui legare la cima sfilacciata; in chiaroscuro con De Laurentiis. Se De Laurentiis non riuscirà a ricucire lo strappo, Spalletti è pronto a presentare le sue dimissioni, a dispetto dell’anno di contratto, e ad affrontare le conseguenze”.

Spalletti prepara i titolarissimi per la sfida contro l’Inter

Spalletti prepara i titolarissimi per la sfida contro l’Inter

Stamane il Napoli torna ad allenarsi con l’obiettivo di preparare la sfida contro l’Inter di domenica alle 18. Il Maradona sarà sold-out con il desiderio di vivere un’altra giornata di festa, considerando il valore dell’avversario Spalletti dovrebbe congelare il turn-over, affidarsi agli uomini-chiave magari rimandando qualche rotazione alle ultime due gare contro il Bologna e la Sampdoria. Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno. 

Spalletti non ha ancora scelto: ecco i suoi dubbi

Spalletti non ha ancora scelto: ecco i suoi dubbi

Luciano Spalletti non ha ancora deciso il suo futuro, anche se la società ha già esercitato l’opzione fino al 2024. De Laurentiis, infatti, vorrebbe proseguire con lui in panchina, ma al momento l’allenatore del Napoli non si espone. Per quale motivo? L’edizione odierna del Corriere dello Sport fa sapere che sulla sua scelta pesano lo stress di due anni intensi e le prospettive di mercato di Giuntoli, Kim e Osimhen. Ieri i due erano a Milano ma non si sono incontrati e non sono previsti incontri neppure all’orizzonte. 

Spalletti: “Il premio Bulgarelli è come l’Oscar per il cinema”

Spalletti: “Il premio Bulgarelli è come l’Oscar per il cinema”

L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha ricevuto a Bologna il Premio Bulgarelli e direttamente dal palco dell’evento si è espresso così nei suoi ringraziamenti:

“Per quelli della mia generazione il Premio Bulgarelli è come l’Oscar per il cinema. Giacomo Bulgarelli è stato parte importante della storia del Bologna grazie alla sua perseveranza. Ricevere questo premio nell’anno in cui il Napoli è diventato campione d’Italia, al grido di ‘Tutto per lei’, per me assume un’importanza particolare e anche per questo voglio ringraziare quelli che mi hanno permesso di riceverlo, ossia i miei calciatori e il Napoli Calcio. I miei calciatori per tutto l’anno si sono impegnati, hanno fatto tutto benissimo, dando gran disponibilità in allenamento e in partita. Hanno dimostrato quell’attaccamento alla maglia, una cosa in cui Giacomo Bulgarelli era maestro assoluto”.

Quando ti sei accorto di avere in mano una squadra che potesse vincere? In preparazione o strada facendo? 

“Quando si va a mettere mano alla squadra pesantemente, com’è successo, bisogna sostituire i calciatori forti con altrettanti calciatori forti. Erano sconosciuti? Sì, ma ci sono i video, ci sono le notizie, ci sono i compagni di squadra e ci si informa. La parte maggiore la fa il direttore Giuntoli che ha gran qualità nel farlo. Poi si va a collocare questi calciatori nei ruoli che ci mancano. Un’altra caratteristica che deve avere un allenatore è quello di credere sempre di avere a che fare con una squadra forte. Abbiamo lavorato con la massima disciplina, la massima disponibilità di tempo. Perché poi è il tempo che dedichi a una cosa a fare la differenza. E io ho dedicato tutto il tempo al Napoli. Poi pian piano si va a creare un sistema di gioco, a credere in qualcosa di condiviso. Non è mai una partita sola, ci sono gli episodi, i momenti in cui hai più condizione sia fisica che mentale. E’ un lavorare in maniera seria che porta al risultato finale”.

Le cinque italiane in semifinale ed il Mondiale non giocato dall’Italia, c’è una correlazione? 

“Della mia squadra mi sono riposato io, in molti erano in Nazionale. Quando si parla di squadre di quel condominio altissimo, è normale che abbiano il 75% di giocatori in Nazionale. E’ sempre un dovere considerare tutto, nel calcio è importante dare disponibilità, allenarsi, voler essere alleanti”.

Cosa lascia la festa Scudetto del Napoli? 

“Napoli ha insegnato come festeggiare uno Scudetto, ha insegnato come far partecipare tutti alla gioia di un’altra squadra. Napoli ci ha insegnato che la gioia, l’allegria e la felicità non hanno confine”.