Garcia ha scelto tutto lo staff per il Napoli

Garcia ha scelto tutto lo staff per il Napoli

Sulle pagine de ‘Il Corriere dello Sport’ si legge lo staff tecnico che ha scelto Rudi Garcia per il suo lavoro al Napoli:

“Luciano Spalletti non ha lasciato solo un’eredità pesante e l’atmosfera magica del suo calcio, di suo c’è altro ancora: c’è Francesco Sinatti, il preparatore atletico, ormai uno di famiglia per il Napoli; c’è Alejandro Rosalen Lopez, il preparatore dei portieri; c’è lo staff sanitario del dottor Canonico; e c’è Simone Beccaccioli, il match-analyst, lo stratega occulto che se ne sta dietro a un video, viviseziona le avversarie, studia anche i calciatori da acquistare e che con Garcia ha già vissuto un’esperienza umana e professionale a Roma. Ma il gruppo, ovviamente, è destinato ad arricchirsi: Garcia ha portato con sé Stephane Jobard e Claude Fichaux, i collaboratori di sempre, a cui si è aggiunto Paolo Rongoni .

Ecco i collaboratori di Rudi Garcia

Ecco i collaboratori di Rudi Garcia

Ieri pomeriggio la presentazione di Rudi Garcia come nuovo allenatore del Napoli. Per quanto riguarda lo staff, l’ex tecnico della Roma avrà a disposizione tre nuove figure, che si integreranno con quelle già presenti nell’organigramma del Napoli. Stando a quanto scrive questa mattina l’edizione odierna di Tuttosport, le tre figure nuove che porterà Garcia saranno Fichard, Jobard ed il preparatore dei portieri Nanni. Tali professionisti lavoreranno con Sinatti, Beccaccioli ed il team manager Santoro. 

La presentazione di Rudi Garcia: “Io e ADL siamo molto ambiziosi, voglio vincere trofei”

La presentazione di Rudi Garcia: “Io e ADL siamo molto ambiziosi, voglio vincere trofei”

Buongiorno amici de ‘Il Bello del Calcio’. E’ il giorno della presentazione ufficiale alla stampa di Rudi Garcia. Il tecnico francese, di origini spagnole è il nuovo allenatore del Napoli. La cerimonia avverrà alle ore 17:30 dalla Sala delle Feste del Museo di Capodimonte. Saremo lieti di trasmettere in diretta l’intera conferenza stampa. Seguite anche tutti i nostri aggiornamenti social, sulla pagina Facebook della nostra trasmissione e sulla pagina Instagram.

11:45 – Arrivano aggiornamenti dalla ‘Gazzetta dello Sport’ sulla giornata di presentazione di Rudi Garcia:

“Stamattina la colazione di Rudi Garcia a Napoli sarà con il presidente Aurelio De Laurentiis, di fronte a loro lo splendido scenario del Golfo per far luccicare gli occhi al nuovo allenatore francese. Insieme ci sarà la compagna Francesca Brienza che approfitterà anche per visitare la zona di Posillipo e vedere qualche abitazione. Fra colazione, pranzo e poi la presentazione alle 18 nel Salone delle feste del Museo di Capodimonte, il patron e la sua nuova guida tecnica avranno tempo per confrontarsi e per plasmare i progetti sulla squadra che sarà. E se i tempi lo consentiranno visiterà anche il centro sportivo di Castel Volturno”.

17:30 – Inizia ad arrivare un nutrito gruppo di tifosi azzurri all’interno del Real Bosco di Capodimonte. C’è grande attesa per le prime parole dell’allenatore del Napoli.

17.44 – Rudi Garcia è arrivato al Real Bosco di Capodimonte accompagnato dal presidente Aurelio De Laurentiis. Partono i cori dei sostenitori azzurri per lui.

17.45 – L’allenatore inizia a salutare i gruppi organizzati presenti al Bosco di Capodimonte prima di entrare nella Sala delle Feste.

17.59 – La conferenza stampa sta per cominciare, stretta di mano tra allenatore e presidente nella Sala delle Feste.

Inizia la conferenza stampa con i saluti di rito del presidente del Real Bosco di Capodimonte.

18:07 – Inizia Garcia: “Il primo regalo per me è essere qui a Napoli con voi, la cosa bella che arriva da me e il presidente sono le ambizioni. Voglio salutare i tifosi e fare i complimenti ad ADL e alla squadra per quanto fatto lo scorso anno. Quando sono arrivato e ho visto tutte le bandiere e gli striscioni ho capito quanto i tifosi sono orgogliosi della squadra”.

Parla anche ADL: “Lo Scudetto lo abbiamo inseguito negli anni precedenti, mas mi auguro sia l’inizio di un percorso più grande che la città merita. Vogliamo riconfermarci poi mi piacerebbe andare avanti in Champions League”.

18:11 – Parla ancora Garcia: “Ciò che accomuna me e ADL sono le ambizioni. Quando gioco una competizione lo faccio per vincere, il presidente ha alzato l’asticella ma la Champions è una competizione difficile e squadre molto forti hanno impiegato anni per vincerla. Io sogno di vincere trofei importanti, vincere lo Scudetto a Napoli dopo 33 anni è bellissimo ma la squadra deve compete ogni anno per grandi obiettivi”.

ADL sul casting allenatore: “Non ho dato il via a un casting molto lungo, l’ho detto a voi perché altrimenti mi avreste tormentato tutti i giorni. Mi sono dedicato per tre settimane all’organizzazione della festa Scudetto. Abbiamo voluto organizzare qualcosa che sulla RAI ha raggiunto la bellezza di quasi due milioni di media di ascoltatori, con punte share del 30%. Vogliamo farne di migliori negli anni prossimi. Il 5 giugno ho cominciato a pensare al nuovo allenatore e l’ho ufficializzato undici giorni dopo. Ho cominciato a vedere la mappa data in pasto a voi giornalisti e ho cominciato a selezionare chi giocava con successo con il 4-3-3. Molti di quelli che vedevo avevano un 4-2-3-1 o addirittura un 3-4-3 o 4-4-2. Per me era fondamentale mantenere quest’assetto di calciatori, non devo cambiare squadra, per cui andava trovato un allenatore giusto per il 4-3-3. Avendo visto che Rudi per due volte era arrivato secondo con la Roma e che addirittura il primo anno aveva cominciato con dieci vittorie consecutive, mi sono detto che questo signora facesse al caso nostro. Poi ho visto che col Lione aveva sfiorato qualcosa di importante in Champions. E voi sapete quanto ci tengo alla Champions League. Non per pensarla come Agnelli, a cui dissi che la Superlega è una cosa sbagliata, ma questa Champions è sbagliata. Così come l’Europa League e la Conference League. Ma la UEFA ha bisogno di attestati continui per essere rieletti. Io non posso modificare da solo ciò che si è incrostato nel sistema. Però chiaramente la Champions è un parterre che mi permette di aumentare l’importanza del brand Napoli nel mondo. Noi abbiamo sempre giocato il ruolo dell’innovatore, l’avete visto con lo sponsor tecnico: non ci ho pensato due secondi a vestire anche quel ruolo lì. Cerchiamo di cambiare questo calcio, ma non è così facile. Bisognerebbe cambiare il cervello di troppe persone”.

18:17 – Di nuovo Garcia: “Non ho paura di niente, a parte i problemi di salute. Ho già fatto i complimenti per la stagione scorsa. Questa vittoria in campionato deve dare tanta fiducia a ognuno di loro, però quando si ricomincerà la preparazione si ripartirà da zero. E’ molto difficile dire che senza fare sforzi, senza sudore, senza il collettivo si può arrivare a grandi traguardi. I calciatori da un lato devono dimenticare quello che hanno fatto. Questa fiducia deve servire a rimanere umili. La cosa che mi è piaciuta invece è che ho visto una squadra. Non solo singoli, ma una squadra che difendeva tutti insieme. Poi la rosa è ampia, c’è anche la panchina per risolvere le partite. La cosa che mi ha rassicurato è che il presidente è ambizioso. Vuol dire che se è ambizioso mi darà una squadra di qualità. E con una squadra di qualità possiamo divertire i tifosi. Le mie squadre attaccano, fanno dei gol, fanno di tutto per gestire la gara, avere il possesso palla e fare gol. Lasciatemi il tempo di lavorare con i giocatori, poi quando si parte si parte a bomba”.

ADL risponde a una domanda su Osimhen: “L’ho detto da tempo: deve rimanere, poi se arriverà un’offerta importante per la salute del Napoli vedremo cosa succederà”.

18:22 – Riprende la parola Garcia: “Il bello del mio mestiere è che lasci persone e amici dove sei passato, ma poi ne trovi delle nuove. Chiunque si sieda sulla panchina del Napoli, dopo uno Scudetto, sa che il lavoro è arduo perché è difficile fare meglio. Anche i giocatori sanno di dover dare di più. Io non vengo qui a rivoluzionare tutto. Se la squadra somiglierà nella rosa a quella dell’anno scorso non toccherò molto anche se qualcosa di mio lo farò. Abbiamo parlato tanto di 4-3-3, con questo modulo ho fatto bene ma ho usato anche altri moduli di gioco. Lo dico perché un allenatore deve adeguarsi alla rosa e trovare il modulo giusto. Sembra che il 4-3-3 sia perfetto per il Napoli, ma oggi ci sono analisi video e uno staff che conosce i singoli. La squadra deve saper cambiare anche modulo di gioco durante una partita. Voglio che i miei giocatori abbiano una cultura tattica importante. Il mio modulo di base è quello, il 4-3-3, ma io voglio calciatori intelligenti”.

Di nuovo ADL: “Con Osimhen non mi sono sbagliato. Garcia l’ho scelto in undici giorni, ci siamo visti a cena e abbiamo fatto i contratti. I nostri sono lunghi, ma glieli abbiamo fatti digerire. Da parte mia c’è tutto lo slancio per un nuovo inizio. L’uomo ha già dato, non deve dimostrare a Napoli chi è, anzi dobbiamo lasciarlo lavorare in tranquillità, senza mettere ansia e fretta, senza mettere limiti. Poi sarà quel che sarà”.

18:27 – Garcia: “Che Napoli sarà? Una squadra tosta, che lotta e che può crescere. Ci sono tanti calciatori giovani che a quell’età possono migliorare. L’ho fatto in passato e lo farò anche qui. Lavorerò col mio staff affinché la squadra sia competitiva. Il mio ritorno in Italia? Spero di essere un Garcia con più esperienza. Perché ne ho fatta tanto. E’ un vero piacere tornare in Italia e a Napoli. Non vedo l’ora di scoprire la città. Proverò a dare del mio meglio. So farlo e voglio farlo qui a Napoli”.

18:31 – Ancora Garcia: “Anguissa? L’ho fatto esordire io a Marsiglia e lo conosco bene. E’ un po’ il mio piccolo anche se è una montagna fisicamente. Sono molto contento di ritrovarlo. Ha fatto un grande salto di qualità da quando è partito da Marsiglia. E’ andato in Inghilterra, in Spagna e in Italia ha dimostrato di essere un uomo importante in campo e nello spogliatoio. Lui sa che sarò più esigente con lui perché lo conosco bene. Può ancora migliorare ed è un grande piacere ritrovarlo”.

ADL su Garcia: “Cosa mi ha colpito di Rudi? La sua spontaneità, la sua immediatezza. Sembrava che ci fossimo conosciuti da tempi. E sembrava che ci fossimo già incontrato nel passato, idealmente parlando. Quindi mi sono trovato in un meccanismo oleato, in cui c’è stata solo la razionalità di mostrare tutto ai suoi avvocati, rispondendo alle loro domande. Con lui c’è stata una cordialissima e immediata intesa. Io sono nato il 24 maggio, lui era ancora sotto l’influenza del segno dei gemelli. Quindi come avrei potuto sbagliarmi?”.

18:33 – Garcia: “Quest’anno in tutte le finali c’era una squadra italiana, vuol dire che il calcio italiano è tornato in alto. Speriamo di portare in alto in Europa l’anno prossimo ancora i colori del Napoli. Al presidente non ho fatto nessuna richiesta particolare. Io ho sposato un progetto sportivo, volevo solo essere sicuro che il presidente volesse ancora vincere i trofei e avere una squadra competitiva. Il resto non è stato importante, non c’è stato bisogno di fare domande. Sono nel calcio da tempo, so che potrebbe accadere qualche cessioni dinanzi a un’offerta importante. Ma nessun calciatore è insostituibile. Io ho fiducia nel presidente e nell’area tecnica del Napoli che lavora tanto bene sul mercato. Nella squadra dell’anno scorso ci sono tanti calciatori che nessuno conosceva a parte l’area tecnica del Napoli. Le parole di Balzaretti su me e il Napoli? Nessuno meglio dei miei calciatori può parlare di me. Federico è un uomo di qualità e ha una bella anima. Non solo il gioco, la strategia, ma anche lo spirito di squadra è importante. Spero di trovare un bel gruppo, ma ne sono sicuro. Per vincere lo Scudetto può essere solo un gruppo unito, con grande fede. Io devo tenere sul fuoco e far vivere questa storia, così si scalano le montagne”.

Per De Laurentiis: “Primo incontro con Garcia? Non ho trovato delle diffidenze, né ho visto dei dubbi. Il che mi ha reso in questa immediatezza felice per la scelta. Sembrava quasi che ci fossimo incontrati in maniera naturale”.

18:37 – Ancora Garcia: “Qualcuno simile a Gervinho in rosa? Come lui ce ne sono già. Devo avere il tempo per conoscere gli uomini dietro i giocatori. Non vedo l’ora di parlare con loro e sapere su che tasti devo spingere per ottenere il meglio. Il talento c’è. Stiamo lavorando sulla squadra e vedremo chi resterà e chi andrà via. Il passaggio di consegne con Spalletti? Sono stato sostituito da lui a Roma e ora arrivo qui a Napoli dopo una grande stagione da parte sua. Stiamo già lavorando sulla squadra, vediamo chi rimanere al 100%, chi potrebbe andarsene. E vediamo come migliorare la squadra, che è sempre migliorabile. Ma ora l’importante è stare qua e lavorare”.

De Laurentiis ancora sul futuro di Osimhen: “Con lui ho parlato già prima della festa, siamo in linea di massima d’accordo sul prolungamento di contratto per ulteriori due anni. Poi, per quanto riguarda gli altri giocatori è qualcosa che dovremo studiare con Rudi. Sono convinto, dopo tanti anni, che la preparazione nei ritiri sia fondamentale. E quindi noi abbiamo rifiutato di andare a fare il Gamper col Barcellona, di andare a giocare col Manchester United sempre in amichevole. Durante quel periodo ci si deve impallare, si deve mettere molta benzina o nafta, affinché si possa durare il più a lungo possibile. Non bisogna avere una sfiammata nei primi dieci incontri, vogliamo durare tutto il campionato. Per noi è importantissimo allenarci come si deve durante i due ritiri. Con Rudi stiamo già lavorando e ragionando su chi potrebbe partire. Il problema è che bisogna vedere le persone negli occhi. I contratti servono a poco, servono solo per le penali semmai. Dopo la vittoria dello Scudetto ho dovuto ringraziare Spalletti per aver chiesto un anno sabbatico, perché dopo un successo simile la sazietà può giocarti un brutto scherzo. Invece con un allenatore nuovo, che sa toccare le corde del violino giusto, è più facile. Un nuovo allenatore non può che cercare di riportare i calciatori alla dura realtà del lavoro quotidiano, dell’impegno, del rispetto di una bandiera. Noi della SSC Napoli lavoriamo per i nostri tifosi e la città”.

18:44 – Garcia: “Il cuore del mio gioco è sempre stato il centrocampo. Anche la forza della squadra che ha vinto lo Scudetto è stata anche questa. La rosa consta di giocatori forti, mi dà la possibilità con i cinque cambi di avere soluzioni importanti in panchina. Lobotka è un giocatore fantastico. Mi auguro di trovare ancora in questo reparto giocatori che giocano, che fanno possesso palla, ma anche che difendono subito quando l’avversario la recupera. E l’anno scorso, nelle partite del Napoli che ho visto, era così, tutti correvano. Ci sono tante squadre in cui ci sono le superstar che lavorano solo con la palla, poi hai problemi in fase difensiva. Il bello del Napoli invece è che tutti corrono, sia con la palla che senza”.

Interviene ADL: “Rispondo anch’io su Lobotka. E’ sotto contratto fino al 2028 e per noi è un caposaldo. Poi non può giocare tutte le partite e tutti i minuti, quindi servono sostituzioni importanti. La mia competitività non è cambiata. In casa De Laurentiis la competitività è naturale, istintiva. A noi più le cose sono complicate più ci eccitano. Dopo lo Scudetto le cose si complicano, è normale. Dite che c’è l’Europa, ma non basta. Io dico che c’è da cambiare tanto in questo calcio. In tanti mi chiedono di fare un po’ di politica, ma io rispondo di no perché a me piace il mondo dei contenuti e in politica non sei libero di combinare in maniera industriale, la politica purtroppo è il gioco del compromesso e io non sono l’uomo del compromesso”.

18:50 – Garcia: “Io ho dei valori e questa squadra deve metterli in campo: l’umiltà, l’ambizione, il sudore. Ci sarà il talento che può fare la differenza, ma si gioca in undici e la rosa è di venticinque, ogni calciatore è molto importante. Anche il calciatore più giovane, che deve crescere e avere voglia di essere della squadra del Napoli. In Italia si dice ‘senso di appartenenza’ e questa è una cosa molto importante. Nel calcio attuale non ce n’è tanto, ma per me è sempre importante la maglia che vesti e lo stemma che si ha sul cuore. La maglia va rispettata, dobbiamo dare il meglio per questo”.

Interviene De Laurentiis: “Ieri sera io vedevo Spagna-Croazia e devo dire che mi ha colpito l’attaccamento alla maglia di Modric, che a 38 anni si è fatto tutta la partita, i supplementari e ha segnato anche il rigore”.

18:54 – Riparte Garcia: “Il cuore dei tifosi del Napoli è orgoglioso e può esserlo, questo è importante. Bisogna mantenere questo senso d’appartenenza. Quando il presidente ha preso la squadra, il Napoli era in Serie C. Lo Scudetto è del presidente, dei calciatori, ma anche dei tifosi. Io ho giocato qui con la Roma e devo dire che giocare a Napoli è tosta, il tifo è importante, la gente spinge la squadra e incide anche sul risultato. Faremo di tutto per avere i tifosi dietro di noi e farli divertire. Se lo Scudetto dà più pressione o carica? Più benzina, più carica. E per i calciatori sarà lo stesso. Ora il mio compito è far sì che i calciatori e lo staff siano all’altezza di tutto ciò”.
18:56 – Garcia: “Nel club ci sono persone di qualità nello staff, a Roma ho anche lavorato con l’analista video. Cercheremo di mescolare le competenze che ci sono in società con tre uomini che porterò io. Lo staff e di qualità e oggi è molto importante avere analisti importanti al monitor. Vogliamo lavorare bene e ottenere risultati importanti”.
18:59 – Termina qui la conferenza stampa, foto di rito per i protagonisti.

Rudi Garcia sarà il secondo allenatore straniero della gestione De Laurentiis

Rudi Garcia sarà il secondo allenatore straniero della gestione De Laurentiis

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha annunciato ieri sera, con il consueto account Twitter, il nuovo allenatore del Napoli. Rudi Garcia sarà il dodicesimo allenatore straniero nella storia del Napoli. L’ex Roma sarà il secondo tecnico straniero della gestione De Laurentiis, dopo Rafa Benitez. E sarà il primo francese di sempre. Bonjour Monsieur, buon lavoro Rudi!.

De Laurentiis ha scelto Rudi Garcia

De Laurentiis ha scelto Rudi Garcia

Le bandiere ancora in mano, i festoni e gli striscioni ai balconi. Dai festeggiamenti alle sentenze per la scelta, da parte di Aurelio De Laurentiis, di puntare su Rudi Garcia. Pochi profili avrebbero aumentato l’entusiasmo della piazza, dopo la conquista dello Scudetto. Sarebbero serviti ingaggi ben oltre la portata del Napoli per convincere allenatori come Zidane, Luis Enrique e lo stesso Galtier, poco correlabile con il sistema di gioco attuale della squadra.

Allenatore reduce da esperienze poco felici negli ultimi anni, ma capace di brillare al Lille e nei primi due anni a Roma. La bramosia di riscatto si fonde con l’esperienza europea e il desiderio della società di crescere ulteriormente sul piano continentale.

Non era la prima scelta, tanto è vero che il patron ha sottolineato ‘i dieci giorni di conoscenza’. Anche Sarri e Spalletti arrivarono alle pendici del Vesuvio con scetticismo e perplessità. Il campo ha, però, stravolto i giudizi su entrambi. Il 4-3-3 come idea di partenza e di continuità rispetto al recente passato, plasmabile in un 4-2-3-1, in funzione dei diversi segmenti di gara.

Meno possesso palla rispetto al predecessore e maggiore ricerca della profondità per Osimhen. Sarà fondamentale non sbagliare scelte in sede di calciomercato e portare elementi validi e funzionali al modus operandi del nuovo tecnico, per evitare gli errori del 2018.

CIRO ACCARDO